Gambarie – Soluzioni per gli impianti di risalita

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Gambarie reti protettive 400Di Giuseppe Mavilla * – Con la recente nevicata, finalmente si torna a sciare a Gambarie nella Pista Azzurra Azzurra, pista per principianti. Non si potrà sciare sulla stupenda pista Telese per i lavori di completamento della nuova seggiovia a cui va un plauso alla nuova amministrazione del Comune di S.Stefano. Ma è opportuno fare un quadro sulla futura situazione in Gambarie, che come al solito si lega agli interessi derivanti dalla costruzione degli impianti di risalita, costruzione fine a se stessa, e non per l’utilizzo che si dovrebbe poi realizzare per lo sviluppo turisitico del comprensorio destinato invece al solito penoso fallimento (a spese di Pantalone). Ricordo soltanto che la Sciovia della bellissima pista “Nino Martino” non è mai stata utilizzata , salvo una sola giornata servita ai politici di turno per una falsa e vergognosa inaugurazione (dopo circa 15 anni dalla messa in opera della sciovia):

Considerando il TURISMO come le fonte principale delle attività nella Provincia di Reggio Calabria,  è deplorevole come l’UNIVERSITA’ MEDITERRANEA  di cui il PAU ne racchiude la mission, non si occupi degli Studi di Fattibilità e di Business-Plan, e nello specifico appoggiandosi agli studi delle industrie alto-atesine (Leitner) che sono all’avanguardia nel mondo intero, mentre, FORSE, ci si dovrà accontentare dei consigli di un “esperto-praticone” come me.

gambarie-neve-640x379Premetto che nella mia qualità di Direttore di Stazione, questa mia esposizione non tende ad accreditarmi presso il Comune di S.Stefano. Ormai la mia età  non me lo consente (sono nato nel 1940). Dal 1996 in poi, abbiamo assistito al graduale declino di Gambarie dovuto al sovradimensionamento degli impianti di risalita nel loro complesso. E ciò malgrado la Telese e la Nino Martino abbiano sempre dato la certezza dell’innevamento da dicembre ad aprile, ed avrebbero consentito la programmazione delle settimane bianche con l’utilizzo del gran numero di Maestri di Sci di S.Stefano. Ora sono state previste altre 2 seggiovie oltre alle 2 già esistenti: 4 corazzate in un laghetto.

Si riuscirà a tenere tutti gli impianti in funzione considerate le spese di corrente elettrica, dipendenti, manutenzione per lo Star-Up necessario alla  fidelizzazione? Le televisioni ci raccontano continuamente di impianti sportivi, ospedali, strade, ecc. mai terminati che autorizzano a pensare che generalmente a politici e imprenditori “interessino” soltanto i contributi di progettazione e costruzione, seguiti dal completo abbandono delle opere senza che queste vengano mai utilizzate, come appunto la Sciovia Nino Martino. Ma ora, dalle sommarie informazioni che sono riuscito ad ottenere, sembra che si vogliano sostituire le 2 sciovie Telese e Nino Martino con 2 seggiovie, per questo risultato:

gambare

Faccio presente che l’affluenza di turisti non sciatori che usano gli impianti per una sola volta e per qualche giorno di festa, non potrà mai rendere attivi gli impianti di risalita

Una Stazione di Sport Invernali non può fare affidamento su una Pista di Bob su pattini  (con relativo impatto ambientale), ma deve basarsi su un’utenza specializzata, che soggiorni negli alberghi, che utilizzi la scuola di sci nel corso delle “settimane bianche”, e soprattutto che ognuno di loro utilizzi gli impianti di risalita almeno 20 volte in un giorno.

Suggerimenti che ritengo indispensabili per lo sviluppo di Gambarie

ELIMINAZIONE DELLA SEGGIOVIA 2

Con l’attuale seggiovia n°2 che serve la Pista Azzurra, con la sua progettazione abbiamo battuto il record inverso del dislivello di 142 metri, come una piccola sciovia baby,   considerando che sul retro di Monte Scirocco l’impianto percorre un tratto in “discesa”, con costi d’esercizio simile alla seggiovia 1.

La Pista Azzurra ha un bellissimo panorama, ma ha un dislivello molto leggero ed è adatta  a principianti e Scuola di Sci, ed è molto noiosa per utenti medio-esperti

Una delle 2 sciovie che verranno smontate al posto delle 2 costruende Seggiovie, potrebbe essere impiantata lungo la Pista Azzurra per la Scuola di Sci (indispensabile),  e per la fruizione dei normali utenti.

SEGGIOVIA 1 – IMPATTO AMBIENTALE

La seggiovia n°1 attraversa il centro del paese tanto che rasenta le finestre di alcune case.

Sono stati costruiti sostegni in ferro per reggere per un tratto le reti che impediscono la caduta di sci o altri oggetti sui pedoni.

Basta vedere le altre località montane che costruiscono le stazioni di partenza degli impianti di risalita fuori dell’abitato, come Camigliatello, Lorica, Etna sud, Etna nord (Linguaglossa).

SOLUZIONE

GambarieDopo aver eliminato la Seggiovia 2, bisogna innalzare la partenza della Seggiovia 1 a quota 1500 (fuori dall’abitato, alla base della Grande discesa, (dove attualmente è posta la prima intermedia) ed allungarla fino l’attuale arrivo della Seggiovia 2 (in coincidenza con l’arrivo della Telese), con costi d’esercizio ridotti di un terzo. Bisognerà prevedere una stazione intermedia a Monte Scirocco per servire la Pista Nord, e la Pista Sud.

L’impianto 1 dovrà essere concepito come l’IMPIANTO BASE per la distribuzione alle 5 piste :

Piste Basse:Pista Nord, Pista Sud

Piste Alte:Azzurra, Telese, Nino Martino

Grande Discesa 350Come tutte le funivie di base, l’impianto 1, nei giorni feriali potrà essere messo in moto, ad esempio, ogni mezz’ora.

In corrispondenza della base di partenza (lato nord) dovrà essere prevista una grande area di parcheggio (a pagamento) assolutamente necessaria per rendere fruibile la viabilità in Gambarie. Al di sotto deve essere eliminata la così detta “piccola discesa” e renderla completamente transitabile ai cui lati possono essere predisposti ulteriori parcheggi di cui Gambarie ha veramente bisogno.

Bastano queste poche mosse per cambiare una situazione destinata al fallimento, rendendo invece Gambarie la migliore località turistica del meridione.

Seggiovia Telesse 300Un plauso va al Comune di S.Stefano per i lavori alla nuova Seggiovia TELESE che “forse” in questa stagione, ma sicuramente per la prossima sarà operativa. E’ bello sapere che la meravigliosa Pista Telese (tracciata dal sottoscritto e da Cascinelli), sia disponibile in caso di scarso innevamento sull’Etna, o di eruzione, o soltanto con copiosa pioggia di lapilli (che ultimamente è arrivata fino a Reggio).

I grossi bacini d’utenza fidelizzati potrebbero diventare quelli provenienti dalla Provincia di Catania, di Messina, e della stessa provincia di Reggio.

Ma oltre ai semplici sciatori, la sola attività agonistica porterà in Aspromonte (come in passato è accaduto) un gran numero di atleti e le loro famiglie da ospitare negli alberghi.

Ma quel che più conta sarà la diffusione giornalistica che sarà la migliore pubblicizzazione.

Nei giorni festivi o di grande affluenza potrà essere riservata all’attività agonistica la sola Pista Nino Martino (Gare di Slalom Gigante o di Slalom Speciale)

Raccomando una buona politica dei prezzi, soprattutto nel periodo di Start-Up, ed appropriati accordi con la ditta di Traghettamento.

Intervista al Presidente del Comitato Siculo, Nuccio Fontanarosa:

Breve storia dello Sci in Aspromonte

Collom2Questa mia rievocazione ha il solo scopo di indicare la strada per la riconquista dell’utenza perduta, e racconta il grande amore che ho per Gambarie che mi ha dato felicità e grandi soddisfazioni.

Ho visto nascere Gambarie, Stazione di Sport Invernali, quando il Comm. Mangeruca con un trattore collegato ad uno slittone con una serie di sedili, ci portava a monte per divertenti discese.

Il comm. Mangeruca, Sindaco di S.Stefano, la cui vera missione era lo sviluppo turistico del comprensorio, nel lontano 1956 fece costruire il primo impianto di risalita  della Calabria, una Seggiovia che portava fino Monte Scirocco con grande invidia dei cosentini di Camigliatello.

Da quel momento iniziò una graduale crescita degli appassionati di sci fino a divenire un grosso fenomeno sociale.

A Reggio e Messina non c’era auto che non avesse il portasci.

Su presentazione della ditta costruttrice, Mangeruca ebbe la fortuna di conoscere Gildo Barattin che divenne direttore della seggiovia, mansione che compì per decenni con competenza e passione, elemento essenziale per una Stazione di Sort Invernali.

Mavilla  Discesa Libera001L’impianto restava chiuso solo quando in tutto il comprensorio mancava la corrente elettrica a causa della neve che abbatteva i rami degli alberi sui fili.

Io nel frattempo completavo l’addestramento per maestro, e dopo un lungo corso d’aggiornamento a Cervinia durato un mese, continuai a restare in quella località per tutta la stagione e fui assunto dal locale Ente del Turismo nella squadra di manutenzione della pista Furggen, prima che tale pista venisse definitivamente chiusa nel 1993 perché ritenuta molto pericolosa.

Quell’esperienza a Cervinia è stata per me molto utile, anche se molto faticosa, e frequentando gli uffici del locale Ente del Turismo, imparai molto sulla conduzione di  località sciistiche.

Dopo i tragici fatti di Gambarie del 29 gennaio 1967,  fui assunto dal Comune di S.Stefano come direttore di pista, come progettista della segnaletica (incarico della Prefettura), del pronto soccorso, che per la prima volta vennero considerati servizi essenziali assieme alla costante presenza di un’ambulanza, la cui mancanza determinò la morte del Presidente del CAI Riccardo Virdia.

Furono tempi felici per Gambarie, con i numerosi autopullman che scaricavano masse di allegri sciatori. Dal venerdì alla domenica il Grande Albergo divenne un centro alla moda per la fidelizzazione della clientela, grazie anche al suo direttore Vasco, mentre la locanda dei “Bresciani” giunti in Aspromonte nel 1946, si avviava a diventare l’Hotel Exelsior con la pregiata cucina della Signora Elvira.

Scuola di Sci pomeridiana 2Organizzai la “scuola gratuita di sci” con i pullman  AMA di Reggio che partivano da Piazza Duomo ogni giorno alle 13.

Questo mi consentiva di creare nuovi acquirenti per il mio negozio di Articoli Sportivi.

Ma non è da sottovalutare  la mia l’attività agonistica come atleta della sez. Aspromonte del Club Alpino Italiano, che mi ha visto vittorioso in numerose competizioni di Slalom Speciale Gigante e Libera sull’Etna, Sila, nella stessa Gambarie, e come rappresentante calabrese ai Campionati Italiani Assoluti di Discesa Libera di Courmayeur, che mi ha consentito di avere numerosi validi contatti con gli ambienti soprattutto di Messina e Catania.

Divenni poi Vice-Presidente del Comitato Siculo dirottando su Gambarie gran parte dei catanesi ma soprattutto dei messinesi, che erano un numero maggiore di noi stessi reggini. Per la mia appassionata attività sono stato insignito dal Presidente della FISI Gattai del Distintivo D’oro Federale.

Verso la fine della mia attività in Aspromonte, sentivo troppo spesso che i locali (Gambarie e S.Stefano) avrebbero voluto rinchiudersi, non concedendo ai “riggitani” di entrare in nessuna attività.

Quindi il mio consiglio ai locali è quello di non sentirsi “padroni assoluti del posto”, di imparare cos’è il senso di servizio fin ora vergognosamente disatteso.

Nel 1981 organizzai il Trofeo Mangeruca, tracciato nella Pista Sud dal Campione del Mondo di discesa libera Roland Collombin,coadiuvato dall’attuale Presidente del SIC Nuccio Fontanarosa

 Vennero poi i nuovi atleti, i fratelli Milardi, Martino Milardi, Rosa Lettieri e mia figlia Veruska.

Ma il mio capolavoro sono state le organizzazioni durante la prima settimana di ogni gennaio, dei treni della neve che hanno fatto conoscere nel corso degli anni ai nostri appassionati le più belle località tra cui:

Courmayeur, St. Moritz (Club Mediterranée), Sestriere (Club Mediterranée), Salice d’Ulzio, Innsbruck (250 persone), Bormio, Madesimo, S.Candido.

Con i miei pulmini, la squadra agonistica /allenamenti, ogni anno in settembre: Passo Tonale.

Giuseppe Mavilla, Esperto di Sport Invernali – Direttore di Stazione

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