Con un investimento di 8,713 milioni di euro la FIGC dà il via al progetto dei Centri Federali per rendere ancora più viscerale il legame tra calcio e territorio: è il più grande investimento federale degli ultimi 60 anni
Il Consiglio federale di oggi ha approvato all’unanimità l’istituzione dei Centri Federali Territoriali, progetto studiato e presentato dal Settore Giovanile e Scolastico su input della Figc. E il primo di questi centri sara’ inaugurato lunedì al campo ‘Bruno Buozzi’ di Firenze alle 15, alla presenza del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, del dg Michele Uva e del presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci. “E’ la cosa piu’ importante delle decisioni di oggi – ha spiegato il numero uno della Federcalcio -, con i centri Federali territoriali la Figc mette in pratica un consistente intervento economico finanziario e un contributo al sistema calcistico italiano. In piu’ assolviamo a una funzione sociale sul territorio, l’aspetto agonistico, ma anche ludico, amatoriale e dilettantistico“.
Secondo Uva, si tratta del “piu’ importante passo tra quelli intrapresi finora, un progetto complesso, ambizioso e studiato sui modelli internazionali che ha portato a un modello italiano che segue quello tedesco a cui ci siamo ispirati. Non pensiamo che sia un costo ma il piu’ grande investimento della Figc dopo il Centro tecnico di Coverciano” (del 1953). I Centri territoriali rappresenteranno il polo territoriale di eccellenza per la valorizzazione e la formazione tecnico sportiva di giovani calciatori e calciatrici tra i 12 ed i 14 anni. Gli aspetti su cui si basa sono tutela del talento, lotta all’abbandono dell’attivita’ sportiva, monitoraggio dei giovani calciatori nel medio-lungo termine, sviluppo di un percorso di formazione tecnico-sportiva coordinato e la definizione di un indirizzo formativo ed educativo centrale.
Il progetto si sviluppera’ dal 2015 al 2020 con un investimento totale di 8,713 milioni di euro, prevede a regime 200 Centri Federali Territoriali, e ogni anno 3500 riunioni e incontri informativi, 30 mila ore di lavoro, il coinvolgimento di circa 10.000 arbitri e 1.200 allenatori qualificati, il monitoraggio di 150.000 ragazzi e 3.500 ragazze. In 10 anni si punta a visionare oltre 830.000 calciatori e a inserire nel programma formativo piu’ di 15.000 calciatori e 5.000 calciatrici. Il programma prevede attivita’ settimanale (ogni lunedi’ nei centri gia’ realizzati dalla LND o in impianti in affitto) con atleti tesserati per societa’ non professionistiche. Saranno coinvolte le componenti federali e i settori della Figc. Lo stesso percorso sara’ attivato per il Calcio a 5 con i ‘Futsal Camp’. A livello tecnico sara’ incaricato un responsabile nazionale, 4/5 coordinatori a livello interregionale, 20 coordinatori organizzativi regionali e in ogni centro la direzione tecnica sara’ affidata ad allenatori abilitati con un proprio staff. Nello specifico, il programma prevede lo sviluppo e il consolidamento della tecnica individuale, l’applicazione della tecnica nelle situazioni di gioco e la formazione del calciatore ‘pensante’. Garantito anche il massimo coinvolgimento dell’Aia per l’approfondimento delle regole e della promozione del fair play.
Come abbiamo già ampiamente raccontato negli scorsi mesi, anche Reggio Calabria avrà il suo Centro Federale, e sarà il Centro Sportivo Sant’Agata della Reggina Calcio. Il club presieduto da Lillo Foti sta lavorando su più fronti e dopo aver lanciato la nuova scuola calcio in cui continua a coltivare i talenti del futuro, è ormai prossimo a siglare gli accordi che potranno consentire alla società di dare ai creditori le risposte necessarie, tramite i progetti messi in piedi appunto con la Federazione ma non solo, anche grazie alla partnership con uno dei top-club di serie A che avrà un legame diretto con il settore giovanile della Reggina Calcio rendendo il Sant’Agata un punto di riferimento non solo reggino e calabrese, ma in modo più vasto almeno meridionale se non mediterraneo.