Ecco le regole per lavorare con Google: sii non convenzionale ed innovativo

StrettoWeb

L’università non è più un bigliettino da visita, nè il titolo di studio nè il voto finale nè il curriculum. Per entrare nel paradiso di Google bisogna essere, innovatori non convenzionali

google-sede-lavoroMilioni di candidature giungono nelle liste delle Human Resource di Google, ogni anno, ma come accade nelle migliori università del mondo solo il 5% è ritenuto idoneo. Per godere dei preziosi benefit, quali gli alti stipendi, la mensa gratis, il riposino pomeridiano i campi da beach volley, devi essere più bravo di chi ti fa il colloquio e se pensi che alcune volte è proprio  Larry Page che ti esamina, il chief executive, allora ti spiegherai la bassissima percentuale di assunti. Di recente e’ stato pubblicato da  Laszlo Bock, capo del personale Google, “Work Rules” in America , il manuale che oltre ai consigli  pratici per affrontare le selezioni,  insiste nel sottolineare l’importanza delle persone che lavorano per l’azienda, poichè sono esse stesse a determinarne la grandezza. Il People Operations, come si autodefinisce Laszlo Bock, dice che per entrare a far parte del gruppo bisognerà recarsi nel campo e eseguire dei  test reali, ovvero si svolgeranno delle prove concrete sul lavoro che poi realmente si dovrebbe svolgere. Google, non si affida alle agenzie per ricercare il proprio personale, anzi tende a stanare i talenti che neanche chiedono di lavorare con la società, come ad esempio giovani imprenditori, la peculiarità più richiesta è la capacità cognitiva insieme alla flessibilità intellettuale. In Danimarca Google ha di recente aperto una sede per degli ingegneri valutati bravissimi.  In Italia, a causa della scarsa selezione fatta dalle università è ancora impensabile saltare lo step dei classici colloqui, come dichiara  Francesco de Mojana a Repubblica, fondatore di Arethusa, che sottopone i candidati a tre selezioni  il cv, l’ assessment e il colloquio, ancora distanti dalle prove pratiche americane, siamo soggetti alle variabili del caso.

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