Reggio, Operazione “Il Padrino”. De Raho in conferenza stampa: “avere rapporti con la ‘ndrangheta non paga!” [FOTO]

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il padrino1“Avere rapporti con la ‘ndrangheta non paga!”.

Ecco quanto dichiarato stamane dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, durante la conferenza stampa indetta per rendere noti nomi e dettagli emersi dalla complessa indagine svolta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, coordinata dal Sevizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, che ha portato ai provvedimenti di fermo nei confronti di 25 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa.

Il tutto si rifà alla cattura del boss Giovanni  Tegano, risalente all’aprile del 2010, da cui sono partite indagini e approfondimenti che hanno reso chiari dei favoritismi nella sua latitanza, dei favoritismi riconducibili alle persone coinvolte nell’Operazione “Il Padrino”.

“E’ stata fatta una ricostruzione – prosegue De Rahodi legami e attività che la rete aveva posto in essere quando Giovanni Tegano era latitante (si ricordi: 17 anni di latitanza). All’epoca dell’arresto erano state sviluppate altre indagini, alcune basanti sui colloqui fatti in carcere. Da qui sono emerse, tra le altre cose, rivelazioni sulle attività economiche che la rete gestiva, nonché dimostrazioni del ruolo che ognuno dei soggetti ricopriva. Si tratta di un’operazione – continua a dire il Procuratore De Raho in merito alla rilevanza di questi provvedimenti  – di cui do atto alla Squadra Mobile per aver selezionato a fondo gli elementi che poi ci hanno portato ad oggi”.

“La famiglia Tegano – ha esordito il Capo della Squadra Mobile di Reggio Calabria, Gennaro Semeraroè conosciuta anche per aver partecipato alle guerre di mafia con i De Stefano; il capo della famiglia, Giovanni Tegano,  si è macchiato di altri noti crimini. È dalla sua cattura (nel 2010) che scattò qualcosa: proprio nel rifugio dove fu trovato – svela Semeraroerano presenti dei volantini pubblicitari di De Gaetano, allora candidato alle Regionali”.

il padrino 3Nino De Gaetano, nel 2010 “spalleggiato” dalla cosca Tegano nella sua carriera politica, è il nome saltato fuori quest’oggi nell’ambito dell’Operazione “Il Padrino”.

In merito a tale situazione il Procuratore De Raho si è espresso in questi termini: “Il fatto che la ‘ndrangheta si spenda per sostenere i candidati politici non è una novità, anzi questo è uno degli elementi di forza della mafia che le fa avere dei riferimenti per operare. Siamo in un periodo – conclude –  in cui la ‘ndrangheta si sta muovendo senza particolari momenti di aggressione o di contrasto allo Stato. L’operazione ‘Il Padrino’ si è basata su un’attività investigativa ulteriore svolta per accertare se le persone che operavano intorno ai Tegano stavano continuando ad operare. Proseguono le indagini su altri aspetti”.

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