La visita di Renzi a Reggio, il pasticcio al senatore Caridi e il recinto per la stampa

/
StrettoWeb

senatore caridi 01“Rimbalzato” perché “non in lista“. Come se l’Ansaldo Breda fosse una discoteca: ma il senatore reggino Antonio Caridi ieri non voleva ballare le musiche di Renzi DJ. Semplicemente si era sentito nel dovere, più che nel diritto, di presenziare alla visita del Presidente del Consiglio (che lui sostiene nella maggioranza di governo) nella propria città. Ma all’ingresso l’hanno “rimbalzato, appunto. Un fatto di una gravità inaudita, tanto che ne è nato un vero e proprio caso con ripercussioni anche sugli assetti di Palazzo Madama.

senatore caridi 02Essere lasciato fuori perché “non in lista” è un paradosso specialmente se sei un reggino rappresentante delle Istituzioni, ma soprattutto un Senatore della Repubblica in carica. La visita di Renzi ieri a Reggio è, dunque, andata, ma poteva andare molto meglio.

Ma partiamo dal principio. Il servizio d’ordine, gestito direttamente dalla Presidenza del Consiglio aveva predisposto due distinte liste, l’una riferita alla stampa l’altra ai politici, di soggetti “autorizzati” a partecipare alla visita del Premier dentro la fabbrica. I poliziotti (a cui per inciso non può essere attribuita alcuna colpa per lo spiacevole episodio) avevano il preciso ordine di non far entrare nessuno che non fosse presente su quelle liste.

Arrivano l’ex deputato Gigi Meduri, il Sindaco di Messina Renato Accorinti e l’ex consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi. Accesso negato, i tre risultano non iscritti nella lista. A quel punto bastano un paio di telefonate e “magicamente” la lista viene integrata, ma intanto l’On. Meduri è già andato via. Gli altri due entrano.

falcomatà5Nel frattempo arriva anche il Senatore Antonio Caridi, che si identifica, ma per il quale vale la stessa regola della lista. Il suo nome non c’è? Rimane fuori Senatore, mi dispiace.

Il Senatore Caridi non fa alcuna chiamata, rimane pazientemente in attesa di notizie e chiede di parlare soltanto con qualcuno dell’organizzazione, finché non è poi tornato a casa – dopo oltre mezz’ora di attesa- con la convinzione che quella di Renzi non fosse una visita istituzionale, ma una riunione di partito mascherata in altre vesti. Insomma, un motivo per farsi propaganda.

Che fosse una riunione del PD noi però non lo pensiamo. Senza malizia, pensiamo che ci sia stato un disguido. O meglio, lo speriamo.

1DSC_0297

Rimane il fatto che della visita di Renzi anche la stampa ha potuto seguire ben poco. “Recintati” in uno spazio ristretto, dell’incontro del premier dentro lo stabilimento è rimasto solo un intervento di due-tre minuti, preceduto da Moretti (Finmeccanica), in cui il Premier ha decantato Reggio, il suo nuovo Sindaco Falcomatà e l’eccellenza delle officine reggine, da cui ieri sera è partito l’ennesimo treno destinato alla metropolitana di Milano in vista dell’Expo 2015.

Ma di tutto questo gli operai e i reggini ne erano ben a conoscenza…ore di attesa, dunque, per una visita di soli 4o minuti che forse Reggio Calabria si sarebbe potuta risparmiare? O forse no. Almeno le strade in cui è dovuto transitare il Presidente del Consiglio sono state ripulite dalla spazzatura, con gioia e tripudio dei residenti festanti che adesso sperano in un ritorno di Renzi prima che i cassonetti si riempiano nuovamente.

Condividi