Reggio, Fazzolari (FILT-CGIL Anas): ” Sentenza del Tribunale è vittoria dei lavoratori”

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Simbolo-LeggeUna importante sentenza è stata emessa dal Tribunale di Reggio Calabria Sezione lavoro, facendo seguito ad una ordinanza di reintegrazione riguardante l’Ingegnere Tamara Gatto (ex co.co.pro.) licenziata dall’Anas per aver concluso, a parer loro, il rapporto di lavoro Co.Co.pro.” – è quanto afferma in una nota Francesco Fazzolari in qualità di Responsabile FILT-CGIL Anas Regione Calabria.

Il Giudice del Lavoro Dott.ssa Patrizia Sicari ha giudicato illegittimo il contratto Co.Co.Pro. dal momento che di fatto la lavoratrice aveva un rapporto di regolare subordinazione con l’ANAS, confermando il diritto alla reintegrazione sul posto di lavoro.

Infatti l’Ingegnere Tamara Gatto, difesa dall’avv. della Cgil Domenico Ruggiero, ha prodotto documentazione che forniva la prova della natura subordinata del rapporto di lavoro, dalla quale emergeva altresì un livello professionale superiore negato dalla stessa Anas, ma diritto riconosciuto dall’ odierna sentenza” – prosegue Fazzolari.

Il sindacato FILT CGIL Anas, che ha accompagnato la lavoratrice in questa fase giudiziale, vuole sottolineare che bisogna avere fiducia nella giustizia e ripristinare così la legalità nei posti di lavoro.

Sono molti sicuramente i lavoratori che subiscono in questa fase difficile, con poca disponibilità di posti di lavoro, soprusi ed ingiustizie.

Il nostro agire è un agire della CGIL nella sua interezza che, nella chiarezza dei comportamenti, esclude ogni ambiguità o tolleranza rispetto a rapporti di lavoro illegittimi, che siano responsabilità del piccolo rapporto di lavoro ovvero, circostanza più grave, da una grande Società Pubblica.

Molti Co.co.pro. stanno agendo a difesa dei propri diritti, altri purtroppo continuano a subire” – conclude il responsabile della FILT-CGIL.

“Regolarizzare e normalizzare i rapporti di lavoro è un impegno d’onore del Sindacato FILT CGIL Anas, dimostrando la capacità di agire efficacemente anche contro il precariato, non solo a tutela dei c.d. “garantiti”.

Noi pensiamo che il Sindacato deve sicuramente cambiare e adeguarsi ai tempi ma la storia ci dice che la difesa dei diritti è il punto fondamentale da cui Di Vittorio è partito assumendone la sofferenza di chi non aveva voce.

Ancora oggi si può!

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