Reggio, polemiche sui tempi dei lavori del nuovo Corso Garibaldi

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lavori corso garibaldi“Con riferimento ai lavori di riqualificazione del Corso Garibaldi ed alle inevitabili contestazioni sorte non possiamo che prendere atto, con viva soddisfazione, che finalmente le forze politiche, ad oggi solo il PD, stiano prendendo coscienza attivandosi e facendo proprie le preoccupazioni e lo stato di ansia che pervade sia i commercianti che i loro addetti“- scrive in una nota il Vice Presidente Vicario di Confesercenti Reggio Calabria, Benito Lisitano.

Non vogliamo sapere, in questo momento, chi sia l’ideatore di tale progetto ed i nomi dei tecnici che  hanno  determinato i tempi di esecuzione del progetto stesso, in quanto la bontà dell’opera è fuori discussione”.

 “A noi interessa sapere – prosegue il Vice Presidente dell’associazione che rappresenta gli operatori economici reggini – se l’abbellimento della più importante arteria cittadina dovrà comportare il sacrificio  o il  fallimento di decine aziende.Questo si ! Ci duole dover constatare che si è dovuto attendere la chiusura di alcune aziende, comprese nel primo tratto interessato dai lavori, perchè qualcuno si svegliasse e prendesse contezza di quello che sta accadendo.

 Qui  non si tratta di dover soffrire alcuni giorni, qui si tratta di porsi il problema se in un periodo di enorme recessione economica  ci conviene chiudere prima o dopo l’inizio dei lavori stessi ? Siamo sicuri che lo  sgravio proposto di alcune imposte o tasse sia sufficiente?

corso garibaldi lavori2Facciamo appello alla buona volontà di chi è stato chiamato alla sua realizzazione per accelerare anche  con doppi e tripli turni il lavoro. Sarebbe bene effettuare i lavori con modalità meno invasive frazionando il lavoro in piccoli lotti in modo da creare minor disaggio possibile cosi come avviene in  tutte le più importanti città d’Italia e d’Europa. Si  limiterebbero così   i danni che volenti o nolenti la chiusura di tale arteria causerà“.

Ci vogliamo augurare – conclude Lisitano –  che tutte le forze politiche ed istituzionali si rendono parte attiva e cerchino ogni possibile soluzione. Non aspettiamo che prima si compiano i disastri e poi si ponga mano ai rimedi..Gli operatori sono esasperati ed i motivi sono di facile intuizione:alla  persistente crisi, unitamente alla inclemenza del tempo non va e non dovrà aggiungersi la poca avvedutezza di chi è preposto a vedere lontano e non si applica per farlo.

Facciamo  in modo che i tempi di realizzazione di una opera, meritoria di riqualificazione non sia causa in questa città di  un ulteriore allungamento della lista delle aziende cessate“.

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