Reggio: la Villa Comunale si trasforma in “Giardino della Biodiversità”, via al nuovo progetto [FOTO]

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IMG_20140611_094237“Villa Comunale Umberto I – Giardino della Biodiversità”, ecco il progetto di cui si è discusso stamane a Palazzo San Giorgio. L’idea è frutto di un precedente accordo siglato nel 2012 tra il Comune di Reggio Calabria, Arpacal e Dipartimento di Agraria ed oggi si vede in parte realizzata.

La Villa, infatti, è stata ripulita da tutte le sterpaglie che ingombravano i suoi vialetti, ma ancora le cose da fare sono tante; tra queste, il progetto prevedeva (previsione attuata) la posa in opera di un pannello descrittivo del giardino botanico, nell’ingresso principale, e di 16 pannelli informativi in tutte le aiuole interne della Villa, atti a descrivere le specie botaniche più rappresentative.

Inoltre, in riferimento all’intero processo di riqualificazione della Villa comunale, si auspica, come si legge sulla documentazione rilasciata ai presenti stamane:

“La regolarizzazione degli orari di apertura e chiusura della Villa comunale, al fine di garantire una migliore fruizione degli utenti e la sorveglianza con personale altamente qualificato ed autorizzato ad agire nella qualità di pubblico ufficiale, limitatamente all’accertamento delle sanzioni amministrative previste dai regolamenti e dalle ordinanze comunali in materia di rifiuti (Del. G.M n° 197 del 21/09/2011), i cosiddetti Ispettori Ambientali.

L’attuazione del protocollo d’intesa siglato con Arpacal prevede, inoltre, l’attivazione di specifici accordi con scuole ed istituti professionali, il cui obiettivo è quello di incentivare azioni di informazione e divulgazione della biodiversità presente nella “Villa Comunale Umberto I”, grazie anche al rinomato “Gruppo di Educazione Ambientale”, di cui l’Arpacal è dotato.

L’implementazione di nuove schede botaniche lungo tutta la Via Marina di Reggio Calabria e l’utilizzo del sistema QRcode, per facilitare le azioni di informazione anche e soprattutto ai visitatori stranieri, collegandolo ad una pagina web dedicata, nelle lingue straniere più comuni”.

IMG_20140611_094339“L’Arpacal si occupa sempre delle politiche di rivalutazione ambientale – ha affermato Sabrina Maria Rita Santagati, Direttore generale Arpacal – e proprio su questa scia avevamo pensato di istituire, in collaborazione con altri comuni, una rete di biodiversità. Non è necessario fare grandi cose, ma raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso piccoli passi. Il progetto che qui oggi presentiamo è un segnale rivolto alla popolazione, per aiutarla ad interessarsi sempre più alle biodiversità che esistono all’interno dei nostri parchi. Vogliamo sensibilizzare il cittadino, un cittadino che, informato come si deve, ci penserà due volte prima di continuare a ridurre la Villa come si trova adesso. Verrà data opportunità ai giovani, a professionisti e a cittadini di partecipare a questo percorso educativo, formativo e di sensibilizzazione”.

La biodiversità, una parola ricca di significati, di valori, di progetti, una parola che è stata ampiamente nominata da tutti i presenti all’incontro odierno, compreso Marco Poiana, Vice direttore del Dipartimento di Agraria di Reggio Calabria, che ha dichiarato che “La biodiversità è vista come ricchezza culturale e non solo: la sua valorizzazione si rifà anche al Paese inteso come sistema, in quanto l’Italia è la più estesa penisola che da nord a sud è bagnata da un mare relativamente buono; questo garantisce biodiversità. Noi abbiamo un primato a livello mondiale dal punto di vista della biodiversità enogastronomica. Il Dipartimento di Agraria è e deve essere impegnato nel diffondere i valori della biodiversità. Tutti gli attori che possono contribuire, che lo facciano”, ha così concluso Poiana.

IMG_20140611_103711Dopo l’intervento del Vicedirettore, è stato il turno del Professore di Botanica Ambientale Applicata, Giovanni Spampinato, il quale, nella sua presentazione, si è soffermato per di più sul concetto e sull’importanza che gli orti e i giardini botanici hanno rivestito per secoli: “La villa comunale – ha detto – è nata con l’idea di essere un orto botanico, ora si deve ripristinare quello che era e deve essere.  L’orto botanico – continua il Professore – è una struttura in cui si svolgono funzioni quali la ricerca scientifica, la conservazione e la divulgazione delle specie; nascono nel Medioevo, tempo in cui venivano curati dai monaci, e le funzioni degli orti botanici sono cambiate nel corso dei secoli. Gli orti e i giardini botanici si differenziano tra loro per lievi sfumature – spiega Spampinato – nell’orto si applica la vera e propria ricerca, attraverso laboratori ecc, mentre il giardino ha uno scopo più didattico, di diffusione della cultura della biodiversità. Nel mondo – conclude l’esperto – esistono circa 2.500 orti e giardini botanici: la Russia è il Paese con il numero maggiore di orti botanici, ma l’Italia le è seconda. In Calabria, invece, esiste solo un orto botanico, a Rende, nel cosentino. Il più importante orto di Italia è, però, quello di Padova, anche se nel sud Italia sono noti quelli di Napoli e Palermo”.

Parole agli esperti quest’oggi, dunque, ma anche a chi si è preso a cuore in prima persona della riqualificazione della Villa Comunale, come Carmela Stracuzza, Dirigente Settore “Politiche  Ambientali e Culturali”, che vuole per il parco cittadino un “restyling completo. Si devono far ritornare le famiglie – dice –  i bambini. Per ora abbiamo ripulito la Villa ed è già tanto, ma dobbiamo ancora attuare il progetto di riqualificazione dei bagni, manca il QRcode, l’illuminazione e un sistema di innaffiamento che garantisca una flora sempre verde e rigogliosa. Vogliamo creare una sorta di rete, al fine di fare per la villa quello che scout e molte associazioni cittadine stanno facendo con altri siti importanti di Reggio, come piazza Orange, recentemente ripulita”.

IMG_20140611_112243La Villa Comunale non solo rappresenta una preziosa risorsa ambientale per Reggio, situata proprio nel pieno centro storico cittadino, ma anche un tesoro da custodire e preservare dal punto di vista artistico; non per niente, al suo interno sono conservati i busti di Umberto I (opera in bronzo di Concesso Barca, inaugurata nel 1907), del patriota e studioso Paolo Pellicano (in marmo), del patriota Domenico Tripepi (in bronzo) e del patriota Antonio Plutino (opera di Giuseppe Scerbo del 1872). Si ricordi, inoltre, il monumentale neoclassico Portale di Casa Vitrioli del XVI secolo e il “Viale delle Colonne”, così denominato per la presenza, sempre all’interno della Villa, dei resti di colonne romane. Inoltre, durante l’anno, la Villa Comunale ospita molte rassegne teatrali, concerti ed eventi cittadini.

Per tutto questo, e per molto altro, ecco come ciascun ente interessato si è impegnato nel portare avanti il suddetto progetto:

Arpacal: censimento, catalogazione e classificazione della varietà arborea presente all’interno della Villa e redazione di schede botaniche.

Dipartimento di Agraria di Reggio Calabria: validazione scientifica delle schede botaniche sopra descritte.

Settore Politiche Ambientali: progettazione grafica e stampa su idoneo materiale delle schede realizzate, da collocare su appositi pannelli, inclusa la posa in opera.

Alla fine dell’incontro, tutti i presenti si sono spostati sul “campo”, ossia all’interno della Villa, dove esperti del settore, tra cui il sopracitato Giovanni Spampinato, hanno dato vita ad una vera e propria visita guidata lungo l’intero perimetro del parco, per mostrare i lavori fatti e le varie specie di piante di cui la Villa Comunale si dovrebbe fare vanto. Tra queste, ci sono molti esemplari anche in via di estinzione, ma anche a rischio “punteruolo rosso”. Più volte, proprio a riguardo, si è parlato dell’allarme che ha suscitato il parassita, un vero e proprio “killer” delle palme cittadine.

“Per risolvere questo dilemma – ha detto in riferimento all’argomento Carmela Stracuzza – abbiamo a disposizione circa 200 mila euro, anche se, purtroppo, si è dovuta fare una scelta su dove agire, perché non era possibile provvedere alla salvaguardia di tutte le palme di Reggio”.

Si è scelto, insomma, di preservare innanzitutto le palme del Lungomare, della Villa e dei luoghi simbolo, con la speranza che al più presto si promuova un’iniziativa che riguardi tutta la città.

“Quello che voglio lanciare, per offrire un ulteriore contributo alla riqualificazione della Villa – ha concluso la Stracuzza – è un invito ai bambini, così che anche loro possano sentirsi partecipi della loro città, dei suoi siti più importanti: bimbi – ha detto – portate ciascuno di voi un pesce rosso per far ritornare a vivere il laghetto della Villa comunale, a me tanto caro”.

Concludendo il discorso che si basa su cosa fare per attuare la riqualifica completa della Villa Comunale, c’è da dire che si ha anche in mente di avviare una gara d’appalto per istituire nuove giostre, in memoria dei tempi in cui i bambini crescevano in maniera sana e scherzosa all’interno di quello che è definito il polmone verde di Reggio Calabria.

Ecco tutte le foto della conferenza di presentazione del progetto e della visita guidata fatta oggi dagli esperti presso la Villa Comunale Umberto I:

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