Botta e risposta tra Gioveni e Accorinti: il consigliere comunale non smorza i toni

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libero-gioveniIl consigliere comunale di Messina, Libero Gioveni, ha replicato alle parole del sindaco Renato Accorinti, che a sua volta aveva risposto stamattina ad alcune accuse mosse dallo stesso Gioveni.

Mi parla giusto il Sindaco che il mio è stato un attacco strumentale quando proprio lui in maniera del tutto gratuita e soprattutto astrusa ha detto che il sottoscritto dovrebbe essere più “propositivo”! C’è per caso qualcuno che in città, fra la gente comune, fra i miei colleghi addetti ai lavori, fra i giornalisti o nel mondo sindacale o dell’associazionismo può asserire che Libero Gioveni non è propositivo?? Di tutto si può dire sul mio conto, ma che non sia propositivo!?!?!?! ..bah..“, afferma Gioveni.

E quante volte il Sindaco ha risposto, per esempio, alla caterva di interrogazioni o proposte che lo scrivente ha presentato o portato avanti? Oppure, quante volte il primo cittadino ci ha onorato della sua presenza in aula visto che si è sempre definitivo collaborativo? E ancora: quanti atti di indirizzo che il Consiglio Comunale ha votato proprio per questo spirito collaborativo che avrebbe voluto avere con la giunta, sono stati presi in esame da questa Amministrazione? Non crede, il buon Renato, che l’ha detta abbastanza grossa nel definirmi “non propositivo”??“, prosegue il consigliere comunale.

Non ricorda, per esempio, (giusto per menzionare un’iniziativa) che la “casa di Vincenzo” è stata realizzata anche e soprattutto per le richieste pressanti che il sottoscritto ha fatto sia in aula che fuori? (e i cari colleghi del gruppo “Cambiamo Messina dal basso” lo sanno eccome!?!?). Inoltre, nell’indicarmi come colui il quale ha fatto parte dei partiti che hanno ridotto sul lastrico la città, il primo cittadino sa benissimo che per il sottoscritto si tratta della sua prima esperienza in Consiglio Comunale, quindi non sedendo sui banchi del Consiglio non posso avere certamente responsabilità dirette su quanto accaduto negli anni precedenti!“.

E a proposito di appartenenze partitiche: ma non era Renato Accorinti che ha sempre dichiarato di non volersi schierare politicamente con nessuno quando invece in queste ultime elezioni europee ha appoggiato SEL di Niky Vendola a cui ha fatto compagnia sul palco quando egli ha tenuto il suo comizio a piazza Cairoli?? Non c’era anche SEL (l’ex Rifondazione Comunista rappresentata da Alfredo Crupi) a fare parte dell’allora giunta Genovese??

E ancora, entrando nel merito della vicenda del cero alla Madonna di Montalto, mi chiedo: visto che Accorinti ha dichiarato che il suo rifiuto non è frutto del suo credo religioso ma solo frutto delle restrizioni economiche imposte dalla Corte dei Conti, perché, se ci tiene veramente a non interrompere una tradizione secolare, non ha offerto personalmente lui il cero? (il cui costo reale alla fine è stato di 80 euro e non di 100?). E se è così, come si comporterà quest’anno per la Vara??

E infine: visto che il Sindaco ha più volte richiamato la “durezza” della relazione della Corte dei Conti in termini di “spending review”, mi chiedo e gli chiedo: rispetto ad una secolare tradizione di cultura e di fede in cui bisogna spiegare e convincere i cittadini che il Comune non può sborsare 80 euro per omaggiare Maria del cero come segno di ringraziamento, parimenti, COME SI FA A CONVINCERE I CITTADINI CHE IL COMUNE E LE SUE PARTECIPATE CONTINUANO A SBORSARE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO AI NUOVI SUPERMANAGER DI MESSINAMBIENTE E ATM (ivi comprese le spese di viaggio di andata e ritorno degli stessi dalle loro città d’origine), NONCHE’ LE 170 MILA EURO ALL’ANNO AL SEGRETARIO GENERALE A CUI, IN BARBA ALLA PREDETTA “SPENDING REVIEW”, E’ STATA CONFERITA ANCHE LA NOMINA DI CITY MANAGER??

Caro Renato, giusto perché abbiamo toccato la fede e la spiritualità ti dico: “chi è senza peccato, scagli la prima pietra”!!“, conclude Gioveni.

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