Emerge un incredibile retroscena dall’interrogatorio di Emanuele Cipriani, ex investigatore privato ora imputato a Milano nel processo Telecom per la vicenda dei dossier illegali. Cipriani, sotto giuramento, ha infatti dichiarato ieri mattina che l’Inter fra il 2002 e il 2003 aveva commissionato indagini illegali anche su Lillo Foti, presidente della Reggina. E non solo. L’Inter avrebbe intercettato illegalmente anche Luciano Moggi e Antonio Giraudo, Massimo De Santis, allora arbitro internazionale, e anche la Gea World, la società dell’agente Alessandro Moggi. Cipriani ha rivelato come gli investigatori nerazzurri “pretendevano aggiornamenti settimanali, durante i quali venivano incrociati i dati in mio possesso con i dati telefonici che penso venissero direttamente da Telecom“. Se l’intercettazione degli ex dirigenti bianconeri, dirigenti arbitrali e l’ex attaccante nerazzurro Cristian Vieri era già emersa nelle settimane precedenti, l’indagine illegale nei confronti di Foti è una novità assoluta. Resta da capire se il presidente della Reggina, come già fatto da Vieri (e nel prossimo futuro anche da Moggi, come da lui stesso dichiarato) avanzerà nei confronti della società di Moratti una richiesta di risarcimento danni.
Lo “scoop” è stato pubblicato stamattina da TuttoSport. Il quotidiano torinese ha evidenziato tutte le incoerenze dell’inchiesta che ha portato nel 2006 all’incredibile punizione di 15 punti di penalizzazione in classifica per gli amaranto, evidentemente oltre ogni più logico giudizio, considerando che Foti veniva accusato di telefonate che i fatti (risultati sul campo) dimostrano non aver portato ad alcun illecito fattivo. In pratica, le rivelazioni di Cipriani mettono in luce come lo scandalo di Calciopoli sia stato costruito “a tavolino“, tanto che tutti i soggetti spiati, sono finiti nel “calderone” dell’inchiesta sportiva.
Nei prossimi giorni, probabilmente, emergeranno ulteriori dettagli e novità!
