TAV: il ministro Passera minimizza le perplessità di Jerome Cahuzac, “l’opera è totalmente confermata”

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Ho appena parlato col ministro francese dei trasporti e non c’è in nessuna delle loro ipotesi una modifica ai piani e agli impegni già presi sulla Tav Torino-Lione“. Lo assicura Corrado Passera, ministro dello sviluppo economico, parlando all’assemblea dell’Ance.
La Tav, dice Passera, “così importante come progetto nei corridoi europei, è totalmente confermata da parte nostra e anche in maniera piena dal governo francese e andrà avanti come da programma. Eventuali dubbi riguardano progetti non definiti: non è il caso della Tav
Il ministro così cerca di spegnere le preoccupazioni di ieri dei favorevoli all’opera  dopo le indiscrezioni pubblicate dal giornale francese Le Figaro.

Secondo il quotidiano francese infatti, Parigi intende riesaminare – ed eventualmente rinunciare a – dieci progetti di linee ferroviarie ad alta velocità, tra cui appunto la tratta Torino-Lione. “Lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti. Il governo non avrà altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni“, ha dichiarato il ministro del bilancio, Jerome Cahuzac. In sostanza, data la crisi economica – serve un “nuovo accordo” con l’Italia e con Bruxelles su questa vicenda.

Sull’eventuale stop del progetto “non bisogna trarre conclusioni affrettate“, ha poi commentato una fonte del ministero del Bilancio francese, spiegando che per il momento non c’è alcuna rinuncia al progetto da parte di Parigi, ma solo “una missione che sta valutando la correttezza degli investimenti pubblici“.

Ma già ieri il responsabile dell’osservatorio Mario Virano aveva minimizzato: “Una tempesta in un bicchier d’acqua“, aveva detto- “L ‘ambasciatore francese a Roma Alain Le Roy mi ha detto che gli impegni presi sono fuori discussione“. E ancora: “Non cambia nulla“.  Parigi sta semplicemente studiando il “fasaggio” degli interventi sulla propria tratta nazionale della Torino-Lione per selezionare gli interventi indispensabili da quelli differibili nel tempo, come ha già fatto l’Italia. E il tunnel della tratta transnazionale – sancito da un trattato Italia-Francia firmato lo scorso 30 gennaio
–  non è in discussione.

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