Palermo, primarie del centro/sinistra: per Ferrandelli è una rivincita dopo l’espulsione dall’Idv

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L’affermazione alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Palermo ha il sapore di una rivincita per Fabrizio Ferrandelli, che dopo la decisione di candidarsi era stato espulso da Italia dei Valori. Capogruppo del partito nel consiglio comunale uscente, Ferrandelli era stato allontanato dai dipietristi che si erano schierati compatti a sostegno di Rita Borsellino, la candidata del leader del Pd Bersani, appoggiata anche da Sel, Fds e Verdi in un’alleanza vista da molti come la riedizione della “foto di Vasto“. Ferrandelli, 31 anni, bancario, aveva cominciato la sua attivita’ politica nel Partito Umanista e poi era stato a fianco di Leoluca Orlando nella sua corsa perdente per tornare sindaco di Palermo nel 2007. In quelle amministrative, Ferrandelli era stato eletto nella lista “Orlando sindaco” e poi era diventato il capogruppo consiliare di Idv. Alle primarie attorno a lui si e’ formato un cartello di 39 associazioni della societa’ civile, “Palermo piu‘”, e per lui e’ scesa in campo apertamente anche l’area del Pd che fa riferimento al senator Beppe Lumia e al capogruppo all’Assemblea regionale siciliane, Antonello Cracolici, oltre che alla corrente ‘Innovazioni’ dell’ex ministro margheritino Salvatore Cardinale e dell’ex segretaerio regionale Francantonio Genovese. Un’ipotetica vittoria di Ferrandelli era stata tema dello scherzo di una trasmissione radiofonica: vittima Di Pietro, che a un falso Vendola aveva detto: “Se vince Ferrandelli il cetriolo me lo ritrovo io“.

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