Giro d’Italia 2021, il percorso della 104ª edizione: altimetrie e planimetrie di tutte le 21 tappe

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Giro d’Italia 2021, svelato il percorso della 104ª edizione: ecco altimetrie e planimetrie di tutte le 21 tappe che comporranno la Corsa Rosa

Il countdown che gli appassionati di ciclismo osservavano con impazienza è finalmente terminato. Nel pomeriggio odierno è stato svelato il programma del Giro d’Italia 2021 arrivato alla sua edizione numero 104. L’appuntamento è per domenica 8 maggio a Torino, presso Piazza Castello, che ospiterà la Grande Partenza della Corsa Rosa che terminerà il prossimo 30 maggio a Milano. Sarà l’occasione perfetta per festeggiare i 90 anni della maglia rosa guadagnata da Learco Guerra sul traguardo di Mantova il 10 maggio 1931, la prima indossata nella prestigiosa competizione italiana.

Giro d’Italia 2021, i protagonisti della 104ª edizione

Foto di Luca Zennaro / Ansa

Il parterre dei protagonisti è di grande livello. Le squadre partecipanti saranno 23, le 19 del World Tour più la Alpecin Fenix (miglior Professional 2020) e 3 Wild Card: Eolo-Kometa, Bardiani-Csf, Vini Zabù. Ogni squadra sarà composta da 8 corridori per un totale di 184 protagonisti al via. Occhi puntati sul siciliano Vincenzo Nibali che, dopo la delusione del 2020, è fortemente motivato a dare la caccia alla terza maglia rosa della sua straordinaria carriera. Tanti gli italiani oltre lo ‘Squalo’ che potranno essere protagonisti di tappa: dai velocisti Ganna e Viviani a Giulio Ciccone e Domenico Pozzovivo. Sarà la prima volta per Egan Bernal, il nome attesissimo al debutto nella Corsa Rosa. Fa il bis Peter Sagan, dopo l’esordio nel 2020. Occhi puntati anche sul fenomeno Remco Evenepoel e i soliti noti: Thibaut Pinot, Romain Bardet, Mikel Landa, Fernando Gaviria, Caleb Ewan e chi più ne ha più ne metta.

Giro d’Italia 2021, il percorso della 104ª edizione

1ª Tappa: Torino-Torino (9 km)

Crono cittadina con alcuni passaggi molto suggestivi specie lungo il PO, nel Parco del Valentino e con arrivo davanti alla Gran Madre.

2ª Tappa: Stupinigi-Novara (173 km)

Tappa pianeggiante adatta ai velocisti che tocca molti luoghi legati al 160º Anniversario dell’Unità d’Italia compresa Santena dove è seppellito Cavour.

 

3ª Tappa: Biella-Canale (187 km)

Tappa mossa con un finale adatto ai colpi di mano con un susseguirsi di strappi e salite più o meno difficili. In particolare, a Guarene la breve e intensa salita probabilmente sarà il trampolino di lancio del vincitore.

4ª Tappa: Piacenza-Sestola (186 km)

Tappa mossa appenninica. Dopo una prima parte pianeggiante si affrontano gli strappi dei Castelli Matildici per poi raggiungere Sestola dove la breve, ma intensa salita di Colle Passerino con le sue pendenze in doppia cifra determinerà la classifica all’arrivo.

5ª Tappa: Modena-Cattolica (171 km)

Tappa completamente pianeggiante attraverso la pianura emiliano-romagnola che conduce alla volata del gruppo compatto nella città balneare.

6ª Tappa: Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno (150 km)

Tappa di montagna che attraversa prima i monti Sibillini e le zone colpite dal recente terremoto per poi giungere al suo clou con la scalata inedita da questo versante con una lunga salita fino a San Giacomo.

7ª Tappa: Notaresco-Termoli (178 km)

Tappa per velocisti con qualche puntata nell’entroterra dove si affrontano alcune salitelle che non potranno comunque influenzare la conclusione. Da segnalare che l’ultimo chilometro presenta alcuni strappi e pendenze che potrebbero sfilacciare il gruppo lanciato verso la volata.

8ª Tappa: Foggia-Guardia Sanframondi (173 km)

Tappa di media montagna che affronta continui saliscendi dalla partenza fino a Campobasso. Si Scalano poi i monti del Matese superando il lungo GPM di Bocca della Selva. Lunga planata sulla piana Telesina dove gli ultimi chilometri con le loro pendenze piuttosto intense chiuderanno la tappa.

9ª Tappa: Castel di Sangro-Campo Felice (160 km)

Tappa breve, ma molto intensa interamente dentro l’appennino abruzzese. Si scalano in sequenza quattro salite di media pendenza per portarsi alla salita finale che negli ultimi 1800 m presenta un tratto sterrato lungo le piste della località sciistica di Campo Felice.

10ª Tappa: L’Aquila-Foligno (140 km)

Tappa breve destinata alla volata di gruppo dopo le fatiche dei giorni precedenti e prima del giorno di riposo. Nessuna difficoltà particolare da segnalare per giungere a un arrivo da volata già collaudato sia al Giro che alla Tirreno-Adriatico.

11ª Tappa (Wine Stage): Perugia-Montalcino (163 km)

Tappa breve, ma molto intensa. Gli ultimi 70 km presentano 35 km di sterrato divisi in 4 settori. Il primo è una vera salita impegnativa (Castiglione del Bosco), gli altri sono in leggera salita, ma la loro configurazione e il fondo stradale renderanno la tappa di Montalcino degna di un tappone alpino come difficoltà.

12ª Tappa: Siena-Bagno di Romagna (209 km)

Tappone appenninico che omaggia Alfredo Martini passando dalla sua Sesto Fiorentino e Gino Bartali (è la tappa Bartali) passando da Ponte a Ema. Si scala il durissimo Monte Morello e poi le lunghe salite della Consuma e della Calla prima di terminare con probabilmente un gruppetto ristretto a Bagno di Romagna.

13ª Tappa: Ravenna-Verona (197 km)

Tappa di pianura dedicata a Dante Alighieri. Si parte da Ravenna (vicino alla tomba del Poeta) per percorrere tutta la pianura fino a Verona (dove visse in esilio). Si transita anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia.

14ª Tappa: Cittadella-Monte Zoncolan (205 km)

Tappa di pianura dedicata a Dante Alighieri. Si parte da Ravenna (vicino alla tomba del Poeta) per percorrere tutta la pianura fino a Verona (dove visse in esilio). Si transita anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia.

15ª Tappa: Grado-Gorizia (145 km)

Tappa che percorre le colline del Collio Friulano, Goriziano e Sloveno. Un circuito ripetuto due volte costellato di brevi, ma duri strappi porta al finale con un ultimo sconfinamento a Nova Gorica prima di rientrare in Italia con un breve strappo a 3 km dall’arrivo.

16ª Tappa: Sacile-Cortina (212 km)

Tappone dolomitico classico. Con 212 km e 5700 m di dislivello sarà la tappa più impegnativa dell’intero Giro. Poco dopo la partenza di sale al Cansiglio (attraverso il passo della Crosetta da Vittorio Veneto) per scendere su Belluno e dopo Agordo affrontare in sequenza i Passi Fedaia (la Marmolada che consegnò a Pantani la Maglia Rosa 1998 – Montagna Pantani), Pordoi (cima Coppi) e Giau con la lunga e impegnativa discesa fino a Cortina d’Ampezzo (città olimpica del 2026).

17ª Tappa: Canazei-Sega di Ala (193 km)

Ultima tappa di montagna del Nord-Est dopo il secondo e ultimo giorno di riposo. La tappa è estremamente impegnativa nel finale. Dopo una lunga discesa fa Canazei fino a Mori. Negli ultimi 50 km si scalano le due lunghe e molto dure salite di Passo San Valentino e Sega di Ala. Finale molto duro che si presta agli attacchi dalla media distanza per chi dovesse recuperare in classifica dopo il tappone di Cortina d’Ampezzo.

18ª Tappa: Rovereto-Stradella (228 km)

Ultima volata di gruppo. Potenzialmente una volata, ma le squadre dovranno lavorare molto durante l’attraversamento di tutta la Pianura Padana per portare i capitani all’ultimo chilometro. Nel finale si affrontano alcuni brevi strappi che potrebbero scremare un po’ il gruppo prima dello sprint.

 

19ª Tappa: Abbiategrasso-Alpe di Mera (Valsesia) (178km)

Tappa di montagna con spazi di recupero tra le salite. Dopo un avvicinamento molto classico lungo la pianura piemontese si scala il Mottarone (dopo molti anni di assenza) per costeggiare il Lago Maggiore e dopo Omegna scalare il Passo della Colma che porta a Varallo. Lunga ascesa in falsopiano fino alla salita secca finale di lunghezza media, ma con pendenze molto elevate specie nel finale.

20ª Tappa: Verbania-Valle Spluga-Alpe Motta (164 km)

Ultimo tappone alpino. Dopo la partenza si sconfina in Svizzera per scalare l’interminabile Passo di San Bernardino e rientrare in Italia attraverso la salita breve e dura del Passo dello Spluga. La salita finale percorre la “vecchia strada” di Madesimo con pendenze molto impegnative per poi arrivare qualche chilometro oltre gli arrivi classici con un ulteriore incrudimento del finale di tappa.

21ª Tappa: Senago-Milano (29.4 km)

Crono divisibile in due parti. La prima parte un po’ articolata con tratti rettilinei, ma anche curve e rotatorie per portarsi a Sesto San Giovanni prima e Milano poi dove il percorso diventa praticamente sempre rettilineo fino al classico finale accanto alla maestà del Duomo.

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