Sicilia, donna muore in casa per arresto cardiaco: i familiari aggrediscono i soccorritori del 118

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Sicilia, i familiari aggrediscono i soccorritori del 118 durante un intervento di emergenza-urgenza, solidarietà di Confintesa all’equipaggio coinvolto

Questa mattina in via S 74 a Brancaccio, periferia di Palermo, una donna è morta per arresto cardiaco. I soccorritori del 118 arrivati dopo 10 minuti dalla chiamata di emergenza, come ricostruito dai tabulati telefonici, ma sono stati aggrediti dai familiari della donna.

Uno dei soccorritori è stato ferito con alcuni pugni al volto e i medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato la frattura di uno zigomo. L’Ambulanza che ha svolto il servizio, arrivava dalla Postazione Codice 76 di Ficarazzi.

“Come al solito, non possiamo che essere solidali al personale della SEUS – SCpA coinvolto in questo ulteriore ed increscioso caso di aggressione verificatosi durante lo svolgimento del proprio lavoro, servizio tra l’altro svolto in tempi più che regolari. Tanto ancora v’è da fare per la sicurezza di tutto il personale sanitario che orbita nell’area dell’emergenza urgenza, sia dal punto di vista normativo che da quello gestionale, non staremo certamente a guardare, ma vigileremo su questo annoso ed irrisolto problema, portando le nostre proposte per la possibile soluzione nei tavoli ed alle autorità preposte”, così dichiarano Domenico Amato, Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia e Mario Manzo, Coordinatore Confintesa 118 Sicilia.

 

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