Movida selvaggia a Messina: “totale sottovalutazione del problema”

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Movida violenta, il Comitato Civico Messina deluso: “basterebbe far rispettare leggi, regolamenti ed ordinanze vigenti mediante un raccordo organico fra le varie forze dell’ordine, per un controllo del territorio non episodico ma capillare, magari utilizzando agenti in borghese”

“Da cittadini partecipi e responsabili, che risiedono o svolgono le loro attività professionali e commerciali nel centro storico cittadino, esprimiamo la nostra delusione sulle risultanze della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato, in tale occasione, ad altri soggetti”– a dirlo è il Comitato Civico Messina, che prosegue: “Risultanze riportate dal Prefetto di Messina, e dalle quali traspare la sottovalutazione di un fenomeno sociale, ampio e complesso, che riguarda i comportamenti di certe realtà giovanili e non, che denotano una sorta di”odio sociale”, che viene diffuso in maniera massiccia sul web, anche, purtroppo, da realtà politiche ed istituzionali. Da ciò (oltre che da altri fattori) derivano i comportamenti di violenza fisica e verbale, significati da aggressioni, risse, vandalismi e bullismi, e dalla totale mancanza del rispetto degli “altri”, che si vanno diffondendo nella realtà cittadina, e, di cui, certi episodi costituiscono la punta dell’iceberg. Solo partendo da tali presupposti si possono inquadrare nella loro giusta dimensione certi fenomeni degenerativi che vedono come teatro la cosidetta “movida” definita dagli organi di informazione “selvaggia e violenta”. Anche se va ricordato che solo qualche mese fa venivano diffuse dichiarazioni rassicuranti sia da parte del signor Questore che da parte del Sindaco, in cui si parlava di movida sotto controllo e regolamentata. Ma, come testimoniano crudelmente i fatti, non è assolutamente così. E sarebbe onesto ammettere che tali fenomeni sono strettamente correlati al consumo (evidentemente fuori controllo) di alcoolici e sostanze stupefacenti che si verificano nello scenario della movida, e che portano ad una alterazione dei comportamenti. E riteniamo che, senza ricorrere ad”esercito e carri armati”, basterebbe far rispettare leggi, regolamenti ed ordinanze vigenti mediante un raccordo organico fra le varie forze dell’ordine, per un controllo del territorio non episodico ma capillare, magari utilizzando agenti in borghese. Controllo che dovrebbe riguardare certi punti di ritrovo e di aggregazioni ed i locali che, notoriamente, non rispettano le regole. Stabilendo anche, come in tutte le altre città, un orario univoco di chiusura per tutti i locali, consentendo cosi il sacrosanto riposo notturno ai residenti. Probabilmente, cosi come avvenne in una trasmissione tv, per tali proposte verremo accusati di voler porre in essere meccanismi di “coprifuoco” e “proibizionismo”, mentre rispondono solo ad elementari norme di buosenso, che vengono applicate nella maggior parte dei centri storici delle città italiane. Provvedimenti semplici che mirano non solo alla tutela delle migliaia di cittadini residenti nelle zone del centro, ma anche alla tutela dei tanti operatori commerciali ed esercenti dei locali che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole e dei diritti degli altri cittadini. E non ci stancheremo di denunciare il degrado del centro storico derivante anche da tanti altri fattori, e non intendiamo rassegnarci alla idea che il “presente” e, forse, il futuro per tanti ragazzi e giovani sia solo quello rappresentato dallo “sballo” caratterizzato da insane abitudini che ottundono il loro cervello e minano, in maniera irreversibile, la loro salute“.

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