A ?Reggio? le tasse più alte d’Italia, la Destra: “incapacità dell’amministrazione”

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tasse“Da tempo l’azione politica del centro Destra pone in risalto la situazione insostenibile in cui versano le famiglie reggine, vessate e attanagliate da una crisi economica senza precedenti. Nulla di nuovo, quindi, sul dato relativo al triste primato reggino nella classifica delle tassazioni  comunali e rispetto al quale, puntualmente, registriamo il ritornello del sindaco della “svolta” sul deficit delle casse comunali, già leit motiv della campagna elettorale per fomentare l’aspettativa di una ripresa economica dopo il buio commissariale, che continua ad essere utilizzato per giustificare il mancato rispetto del tanto annunciato rilancio della Città già miseramente disatteso dalla giunta di sinistra”, afferma in una nota Destra per Reggio. “Nonostante il dominus di Palazzo san Giorgio, in ben dodici mesi, come azioni concrete sia riuscito soltanto ad avviare progetti e completare opere lasciate in eredità dal Centro Destra, oggi per uscire dall’impasse di una palese incapacità politica continua a giustificare lo stallo della sua gestione richiamando le precedenti gestioni amministrative. Sarebbe invece utile – prosegue la nota– che il signor sindaco spiegasse perchè oggi Reggio, nonostante sia meno indebitata rispetto a decine di comuni italiani, risulti a Città più tartassata per carico fiscale e costo dei servizi; spieghi perché la debitoria corrente sia aumentata rispetto al carico dell’ultima amministrazione di centro Destra; spieghi perché nel bilancio consuntivo il dato degli indici strutturali appare falsato e si sia comunque proceduto in gran fretta alle assunzioni nello staff; spieghi come ha perso oltre 100 milioni di finanziamenti su opere pubbliche.  Chiarisca perchè le famiglie sono asfissiate da una tassazione pressante ed insostenibile, mantenuta dal centro sinistra contro il Popolo su cui si è voluto far gravare un disavanzo che il Centro DESTRA, sino al 2012 con Arena Sindaco, aveva  sostenuto con misure alternative di buona amministrazione come la dismissione del patrimonio edilizio che vale ben 68 milioni di euro, la definizione dei condoni edilizi fermi da decenni e che porterebbero oltre 20milioni, la lotta all’evasione grazie al protocollo d’intesa con l’agenzia delle Entrate che  aveva dato già buoni frutti. Tutte azioni – aggiunge la nota- che avrebbero colmato il disavanzo finanziario ed evitato una pressione che oggi annulla ogni volontà di investimento e, soprattutto, rende defraudate quelle famiglie che, per contro, non hanno l’acqua nelle case, vivono un territorio senza tutela, con strade sporche ed abbandonate da ogni manutenzione, anche la più ordinaria. Di questo e di tanto altro si dovrebbe parlare signor sindaco, però in pubblico dibattito e non nella prassi del monologo da quaratancinque giri che lei e taluni suoi accoliti praticate sia per supponenza caratteriale che per arroganza ideologica utilizzata, in poco tempo ma tante occasioni, come arma finalizzata a contrastare la voce di chi dentro e fuori il consiglio comunale legittimamente reclama dimostrando di amare Reggio vessata e deturpata da logiche e strumentali posizioni di parte”, conclude la nota.

 

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