“Si scrive Cirillo, si legge Cannizzaro“: con queste parole l’on. Francesco Cannizzaro, Coordinatore Regionale di Forza Italia e molto vicino al Segretario Nazionale Antonio Tajani che di recente lo ha nominato membro della Segreteria nazionale del partito, ha condotto la campagna elettorale per le elezioni regionali. Ed è stato un successo straordinario perchè mai nessuno, nella storia, era riuscito ad ottenere così tanti voti alle elezioni Regionali nella Circoscrizione Sud della Calabria, quella che coincide con la Provincia di Reggio.
Il record storico asfaltato ieri da Salvatore Cirillo – che quindi si legge Francesco Cannizzaro – è clamoroso: 19.225 preferenze personali, da solo tre volte tutti i voti complessivi della lista del Movimento 5 Stelle.
I precedenti record di voti e quel ciclone chiamato Cannizzaro
Il precedente record assoluto di numero di voti alle elezioni regionali calabresi nella circoscrizione Sud era di Giovanni Arruzzolo (regionali 2021, lista di Forza Italia, anche all’epoca “si scrive Arruzzolo, si legge Cannizzaro“, ndr) con 13.600 preferenze. Al secondo posto c’era Pietro Fuda (Forza Italia) con 12.797 voti alle regionali del lontanissimo 2000, poi Nicola Irto (Pd) con 12.568 voti alle regionali del 2020, e ancora Sebi Romeo (Pd) con 12.288 voti alle regionali del 2014, Giuseppe Scopelliti (An) con 12.130 voti alle regionali del 2000, ancora Nicola Irto (Pd) con 12.014 voti alle regionali del 2014, Alberto Sarra (An) con 11.976 voti alle regionali del 2005, Pasquale Maria Tripodi (Udeur) con 11.943 voti alle regionali del 2005, Giuseppe Mattiani (Forza Italia) con 11.268 voti alle regionali del 2021 e Antonio Caridi (Pdl) con 11.215 voti alle regionali del 2010.
Oggi entra in classifica ancora Mattiani (stavolta nella Lega) con 12.619 preferenze, un dato incredibile che gli avrebbe valso il terzo posto sul podio dietro Arruzzolo 2021 e Fuda 2000, ma diventa automaticamente quarto per il record assoluto battuto da Cirillo, appunto, con 19.225 preferenze. Seimila in più del precedente record. E’ come se in una località che, con tempi di ritorno di cinque anni, avesse delle piogge alluvionali nell’ordine dei 120–130mm di pioggia, all’improvviso dopo quattro anni si abbatte un ciclone così violento che scarica più di 190mm di pioggia!
Un riferimento meteorologico che lascia intendere come nella politica reggina, questo ciclone si chiami Francesco Cannizzaro. Che in queste elezioni non ha soltanto dato una prova di forza straordinaria, ma ha anche mantenuto tutti gli impegni con gli uscenti nella Regione, tutti rieletti. Ha sostenuto anche la candidatura di Giacomo Crinò nell’altra lista di Forza Italia, quella denominata “Occhiuto Presidente“, contribuendo alla sua conferma a Palazzo Campanella con oltre 9 mila voti di preferenza.
E in Calabria, “Occhiuto Presidente” è la seconda lista più votata dopo Forza Italia, addirittura più di Fratelli d’Italia e della Lega. Sommando il consenso di Forza Italia (18%), “Occhiuto Presidente” (12,4%) e “Forza Azzurri” (1%), il vero peso di Forza Italia a trazione Cannizzaro è in Calabria del 31,5%, mentre Fratelli d’Italia è fermo all’11,6% e la Lega al 9,4%. Un abisso.
In Provincia di Reggio, Forza Italia veleggia addirittura al 34% sommando i dati della lista principale (20%), di “Occhiuto Presidente” (13,5%) e di “Forza Azzurri” (0,5%). Qui vanno meglio la Lega (secondo partito al 14%) e Fratelli d’Italia (terzo con il 13,7%), ma resta una forbice enorme, di 20 punti percentuali, con Forza Italia.
Al Comune di Reggio la situazione è simile: 29% per Forza Italia, 15% per la Lega, 14% per Fratelli d’Italia. Per arrivare al consenso del partito fondato da Berlusconi, gli altri due principali partiti della coalizione dovrebbero unirsi.
Insomma, Cannizzaro conferma con questi dati la propria leadership nell’alveo del centrodestra, e il faro che in questo momento fa da punto di riferimento per tutta la politica reggina. Con Cirillo è riuscito addirittura a battere Falcomatà in città, a Reggio, dove il Sindaco si candidava dopo 11 anni alla guida del Comune e della Città Metropolitana: 7.851 voti per Cirillo, quasi duemila più di quelli del Sindaco!
Il confronto con le europee di un anno fa
Questo voto pesa molto di più rispetto ai numeri – a loro volta straordinari – con cui Cannizzaro guidava Giusi Princi all’Europarlamento un anno fa. Quando Giusi otteneva 12 mila voti a Reggio città, 31 mila voti in Provincia di Reggio e addirittura 67 mila voti nella Regione, ma non c’era la concorrenza di queste regionali con tanti altri candidati reggini in tutte le liste di tutte le coalizioni: è la testimonianza di un consenso crescente per il deputato azzurro, ampiamente ringraziato da Tajani ieri sul palco di Gizzeria per il lavoro svolto al servizio del partito.
L’exploit di Gianluca Gallo e i numeri della Provincia di Cosenza
Attenzione a non farsi ingannare dal numero assoluto dei voti ottenuti da Gianluca Gallo a Cosenza: ha battuto anche lui ogni record con 30.165 preferenze, ma si tratta di un’altra circoscrizione dove ci sono molti più votanti. E quindi i numeri sono differenti. A Cosenza, infatti, lo stesso Gallo – che comunque è un Assessore uscente e ha un peso molto diverso da quello di Cirillo nella competizione – già quattro anni fa era stato eletto con 21.692 voti; nel 2014 Carlo Guccione (Pd) otteneva 14.797 voti; nel 2010 Pino Gentile (Pdl) raggiungeva quota 14.676 voti; nel 2005 abbiamo addirittura 18.667 voti per lo stesso Gentile (Forza Italia), ma anche 16.217 per Roberto Occhiuto (l’attuale governatore, allora nell’UDC), 15.357 voti per Giovanni Dima (An) e 12.877 voti per Nicola Adamo (Ds). Ancora più indietro, nel 2000 troviamo 16.640 voti per Nicola Adamo (Ds) e 14.747 voti per Gentile (Forza Italia). Insomma, anche Gallo ha battuto un gran bel record nel suo territorio ma i numeri di Cosenza sono sempre molto più alti di quelli di Reggio, per un semplice fattore demografico: nella provincia cosentina vivono molte più persone rispetto a quella reggina, circa il 30% in più, e quindi ci sono più elettori (725 mila contro 500 mila), e quindi molti più votanti. Di conseguenza, i numeri assoluti delle preferenze, sono sempre più alte.
Chi è Salvatore Cirillo: un ragazzino semi sconosciuto che Cannizzaro ha portato nella storia
Consigliere regionale uscente, già nella scorsa legislatura era il più giovane a sedere sugli scranni di Palazzo Campanella. E’ nato il 28 ottobre 1994, quindi compirà 31 anni tra un paio di settimane. Quattro anni fa era stato eletto nella lista “Coraggio Italia” ottenendo 3.269 voti di preferenza, poi nel corso della legislatura ha aderito a Forza Italia. Nato e cresciuto a Caulonia, dove vive, si occupa delle aziende di famiglia: è imprenditore edile e agricolo. Fino ad oggi non lo conosceva praticamente nessuno, e probabilmente non lo conosce neanche la maggioranza di coloro che lo ha votato. Hanno scritto Cirillo, ma sapevano che si sarebbe letto Cannizzaro.





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