Notte amara, Champions tabù: Inter sconfitta in finale dal PSG 5-0. Inzaghi merita un altro finale

Inter sconfitta in finale di Champions League dal PSG. I nerazzurri pagano un avvio shock con 2 gol subiti in 20 minuti, poi crollano 5-0 nella ripresa

La gioia in semifinale, l’attesa verso il giorno x, la tensione che divora, le speranze e le paure. La finale di Champions League condensa in una notte una serie di emozioni incredibili, difficili da spiegare per chi non vive di pallone. Calcisticamente parlando, ci sono poche cose più belle di vincere la Champions League. Allo stesso tempo, l’amarezza di perdere una finale la capisce solo chi ci è passato. Ed essere tifosi dell’Inter, questa sera, è un atto di passione calcistica. La storia nerazzurra è piena di trionfi ma anche ricca di pagine tristi: il 5 maggio, il ginocchio di Ronaldo, il derby perso 6-0. Ma niente è come perdere una finale di Champions League 5-0. Ecco, perderne due in tre anni ci mette anche un bel carico.

Si ripete l’incubo di Istanbul 2023, finale persa contro il Manchester City di Guardiola. Questa volta è il PSG di Luis Enrique ad alzare la coppa. Entrambi allenatori spagnoli, talentuosi e vincenti. Due squadre che contro l’Inter hanno vinto la prima Champions League della loro storia, dopo miliardi di investimenti e tante delusioni.

Contro il City, l’Inter partiva da sfavorita, questa sera contro il PSG senza stelle (persi Neymar, Messi e soprattutto Mbappè nel giro di poche stagioni), l’equilibrio era sicuramente maggior. Eppure, proprio l’aver perso le sue superstar (e le sur prime donne), ha fatto sì che il PSG diventasse squadra.

Chiarimento d’obbligo, i giocatori di livello ci sono eccome: da Donnarumma al giovane Douè (14 gol e 12 assist da gennaio!), da Hakimi a Vitinha, da Dembelè a Kvara. La differenza rispetto al passato? Che il PSG non è più una squadra di ‘figurine’, Luis Enrique gli ha dato un’anima, un’impostazione tattica e un gioco che ad oggi, risultati alla mano, è il migliore d’Europa.

Simone Inzaghi meritava un finale diverso

Una finale diversa. Un finale diverso. Simone Inzaghi meritava entrambe.Dopo Istanbul c’è sempre Atene” direbbe il fratello Pippo. Un mantra al quale Simone avrebbe meritato di poter rispondere: “Dopo Istanbul c’è sempre Monaco”. Dalla finale persa 3 anni fa in Turchia contro il Manchester City a quella di questa notte all’Allianz Arena di Monaco. Stessa, amara, conclusione. Inzaghi non chiude il cerchio. Lui che nel 2022, sul punto di perdere lo Scudetto in favore del Milan, disegnò il futuro europeo dell’Inter con delle parole profetiche.

Uno Scudetto, due finali di Champions League, due Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane. Questo il bilancio di Simone Inzaghi in 4 anni di Inter. Un bottino clamoroso.

E non è solo una questione di trofei. Inzaghi, con una squadra che vale la metà delle big internazionali, ha chiuso la prima fase al secondo posto (con Barcellona e Arsenal) totalizzando 6 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, subendo appena un gol in 8 partite (al 90’ dal Leverkusen, l’unica sconfitta, ndr.). Nella fase eliminatoria ha rifilato 4 gol al Feyenoord che aveva eliminato il Milan; 4 gol al Bayern Monaco campione di Germania; 7 (sette!) gol al Barcellona campione di Spagna; si è arresa in finale solo al PSG Campione di Francia. Un percorso netto fatto di partite emozionanti, tatticamente ben preparate e una raffica di gol (in barba al catenaccio italiano) contro alcune fra le migliori squadre al mondo.

Il tutto con un mercato (l’ennesimo) fatto al risparmio, con i parametri zero. Herrera e Mourinho avevano super team ricchi di campioni. Inzaghi ha creato il suo miracolo con il materiale umano a disposizione: Acerbi, Sommer, Mkhitarian che a 37, 36 e 36 anni si sono visti allungare la carriera al punto tale da fare due finali di Champions League in 3 anni; Calhanoglu inventato regista;  il blocco azzurro (Acerbi, Bastoni, Dimarco, Darmian, Barella, Frattesi) che giocherà in Nazionale con l’esperienza di chi ha giocato due finali di Champions.

Purtroppo però, il Dio del calcio non fa sconti a nessuno. Con il Triplete ancora in ballo solo poche settimane fa, l’Inter chiude la stagione con 0 titoli (il Triplete lo ha chiuso il PSG, ndr).

PSG-Inter 5-0: il racconto della partita

Pronti via e palla… diretta in fallo laterale da calcio d’inizio. Il piano tattico del PSG è chiaro: mettere pressione all’Inter già dalla prima rimessa laterale. E l’Inter fa parecchia fatica a uscire. Al 12’ il PSG passa in vantaggio: imbucata per Douè che taglia nel bel mezzo dell’area di rigore, controllo orientato, palla dentro per Hakimi che deve solo appoggiare il più classico dei gol dell’ex.

Al 20’ l’Inter va sotto: il PSG riparte forte sulla sinistra e va fino in fondo, cambio di campo di Dembelè per Douè che mette giù bene, tira di prima intenzione, trova la deviazione di Dimarco che spiazza Sommer per il doppio vantaggio dei parigini. Superata la mezz’ora l’Inter si scuote, per forza di cose, ma si rende pericolosa solo su corner: Thuram al 37’ sfiora il gol di testa. Si va a riposo sul 2-0 e con la sensazione che l’Inter ci abbia capito poco.

Nella ripresa l’Inter prova a spingere di più ma Kvara e Dembelè sfiorano la porta con due conclusioni in ripartenza. L’Inter fatica a trovare campo e sviluppo del gioco, perde Bisseck (subentrato) dopo l’ora di gioco e prende anche il terzo gol. Al 64′ ripartenza fulminea del PSG con suola di Dembelè che libera la progressione di Vitinha, palla in profondità per Douè che fulmina Sommer per il 3-0.

L’Inter crolla definitivamente, saltano i nervi, fioccano i gialli. Arriva anche il 4° gol: Kvara parte in contropiede sfruttando una prateria sulla sinistra e batte Sommer per il 4-0. Nel finale c’è gloria anche per un altro 19enne, Mayulu, che imbeccato da Barcola bacia il palo per il 5-0 finale.

L’albo d’oro della Champions League

StagioneVincitrice
2024-25PSG
2023-24Real Madrid
2022-23Manchester City
2021-22Real Madrid
2020-21Chelsea
2019-20Bayern Monaco
2018-19Liverpool
2017-18Real Madrid
2016-17Real Madrid
2015-16Real Madrid
2014-15Barcellona
2013-14Real Madrid
2012-13Bayern Monaco
2011-12Chelsea
2010-11Barcellona
2009-10Inter
2008-09Barcellona
2007-08Manchester United
2006-07Milan
2005-06Barcellona
2004-05Liverpool
2003-04Porto
2002-03Milan
2001-02Real Madrid
2000-01Bayern Monaco
1999-00Real Madrid
1998-99Manchester United
1997-98Real Madrid
1996-97Borussia Dortmund
1995-96Juventus
1994-95Ajax
1993-94Milan
1992-93Marsiglia
1991-92Barcellona
1990-91Stella Rossa
1989-90Milan
1988-89Milan
1987-88PSV Eindhoven
1986-87Porto
1985-86Steaua Bucarest
1984-85Juventus
1983-84Liverpool
1982-83Amburgo
1981-82Aston Villa
1980-81Liverpool
1979-80Nottingham Forest
1978-79Nottingham Forest
1977-78Liverpool
1976-77Liverpool
1975-76Bayern Monaco
1974-75Bayern Monaco
1973-74Bayern Monaco
1972-73Ajax
1971-72Ajax
1970-71Ajax
1969-70Feyenoord
1968-69Milan
1967-68Manchester United
1966-67Celtic
1965-66Real Madrid
1964-65Inter
1963-64Inter
1962-63Milan
1961-62Benfica
1960-61Benfica
1959-60Real Madrid
1958-59Real Madrid
1957-58Real Madrid
1956-57Real Madrid
1955-56Real Madrid

Quali sono le squadre che hanno vinto più Champions League?

  1. Real Madrid – 15 vittorie (1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1966, 1998, 2000, 2002, 2014, 2016, 2017, 2018, 2022, 2024)
  2. AC Milan – 7 vittorie (1963, 1969, 1989, 1990, 1994, 2003, 2007)
  3. Bayern Monaco – 6 vittorie (1974, 1975, 1976, 2001, 2013, 2020)
  4. Liverpool – 6 vittorie (1977, 1978, 1981, 1984, 2005, 2019)
  5. Barcellona – 5 vittorie (1992, 2006, 2009, 2011, 2015)
  6. Ajax – 4 vittorie (1971, 1972, 1973, 1995)
  7. Manchester United – 3 vittorie (1968, 1999, 2008)
  8. Inter – 3 vittorie (1964, 1965, 2010)
  9. Benfica – 2 vittorie (1961, 1962)
  10. Nottingham Forest – 2 vittorie (1979, 1980)
  11. Juventus – 2 vittorie (1985, 1996)
  12. Porto – 2 vittorie (1987, 2004)
  13. Chelsea – 2 vittorie (2012, 2021)
  14. PSG – 1 (2025)
  15. Borussia Dortmund – 1 (1997)
  16. Olympique Marsiglia – 1 (1993)
  17. Stella Rossa Belgrado – 1 (1991)
  18. PSV Eindhoven – 1 (1988)
  19. Steaua Bucarest – 1 (1986)
  20. Amburgo – 1 (1983)
  21. Aston Villa – 1 (1982)
  22. Feyenoord – 1 (1970)
  23. Celtic – 1 (1967)