Ci sarebbe (anche) la burocrazia alla base dei problemi all’ACR Messina. Ed è forse l’unica verità in mezzo alle tante bugie e false rassicurazioni raccontate finora. Dopo la firma per il passaggio da Sciotto all’AAD Invest Group, di inizio anno, non è accaduto praticamente nulla. Una settimana di… “fuffa”. Le parole di Alaimo, che ha incontrato politica locale e squadra, si sono scontrate con il rifiuto di Domenico Roma, che non ha firmato per via delle mancate garanzie; con l’aria di smobilitazione sempre più pesante (tanti titolari non sono stati convocati per domani) e con i mancati accordi con Sciotto, costretto a pagare le spese di trasferta di tasca propria (il club ha pubblicato l’ennesima smentita e ha minacciato l’ennesima azione legale, che però non ha mai effettuato).
Le questioni DS e allenatore
Domenico Roma, come detto, non sarà il nuovo DS, anche se Alaimo ha provato a rassicurare. Non lo sarà perché non si è lasciato bene, ieri, andando via sbattendo la porta. False promesse e mancati accordi anche con lui, che era in città da giorni. Con i continui ritardi, operare sul mercato è impossibile. Il tempo stringe e la classifica piange. Lui lo sa bene e non vuole prendersi certe responsabilità.
Di questo passo, il rischio è che lo stesso possa accadere con Modica. L’allenatore è partito in trasferta soltanto perché ieri ha incontrato Alaimo, che gli ha garantito un nuovo DS entro lunedì e almeno cinque rinforzi, soprattutto alla luce dei tanti addii ormai certi. Se entro la prossima settimana non arriveranno nuovi giocatori di una certa caratura, il tecnico se ne andrà. E’ quello che ha fatto capire a chiare lettere. Intanto, la squadra è partita senza diversi titolari (si è fermata in Calabria in ritiro e poi andrà in Puglia): i vari Frisenna, Ortisi, Petrungaro, Re, Rizzo e Mamona non sono stati convocati perché con la testa altrove, con le valigie pronte e non intenzionati a rimanere senza certezze e con ritardi sui pagamenti. Andranno via, dunque, smontando le inutili e bugiarde smentite ufficiali del club. Da capire però se, come e quando, ma questa è un’altra storia che ora spiegheremo.
Il problema burocratico
“Stiamo nuotando nel mare della burocrazia, aspettando alcuni passaggi per i quali i tempi si sono dilatati”, ha detto Alaimo a Gazzetta del Sud ieri. Ha rassicurato che si sbloccherà tutto nei prossimi giorni. Questa è una verità, ribadiamo, che tra l’altro si collega al discorso mercato. Ed è per questo che abbiamo scritto che non sappiamo se, come e quando i calciatori in partenza andranno via. Così come non si sa se e quando arriveranno i nuovi. E non c’entrano solo i dubbi, le incertezze e le questioni economiche. C’è, infatti, anche un problema burocratico.
Il problema burocratico è rappresentato dalla mancata ratifica da parte della Lega, che non è ancora arrivata. E senza di quella, i nuovi non possono operare. La gravità della situazione è rappresentata dal fatto che, ad oggi, neanche “i vecchi” possono operare, cioè Sciotto. Quest’ultimo non ha più potere di firma, l’AAD invece è bloccata per via di questa operazione. Così facendo, hanno tutti le mani legate.
Un pasticcio bello e buono, questo, che vedrebbe primo responsabile Davide Gambale, addetto stampa con Sciotto. Quest’ultimo, che avrebbe intenzione di ricoprire un ruolo importante (DG) all’interno della nuova società, ha consentito il velocizzarsi delle operazioni di cambio firma, non sapendo a quali conseguenze sarebbe andato incontro: un delitto, in pratica. Martedì sera, infatti, è avvenuto il “cambio firma”: il potere è passato da Sciotto a Cissé e Alaimo, designati unici amministratori con potere di firma. Senza l’ok della Lega, però, i due non potranno ratificare nulla, anche e soprattutto sul fronte mercato. Un disastro.
Ma perché ancora non è arrivato l’ok della Lega? Perché la stessa ha bisogno di verificare nel dettaglio la capienza economica e bancaria nonché la solidità delle nuove figure. Le richieste sono ovviamente garanzie bancarie, solidità e credibilità dei soci. E, si sa, su questo aspetto la Covisoc è abbastanza rigida.
Tifosi “sbloccati”
Intanto il tempo scorre, domani c’è la sfida in casa di un’altra “disperata”, il Taranto, e la tifoseria non ne può più. Tifoseria che, in parte, è stata “sbloccata”. Sui social, unico canale ufficiale ma anche mezzo di “sfogo” per i tifosi, in questi mesi era arrivato il “blocco” a commentare. La società aveva impedito a tanti di dire la propria sulla pagina Facebook. Dal cambio di proprietà, però, lo stesso Gambale ha “sbloccato” dal ban i tanti “critici”. Allo stesso modo, per il match di domenica scorsa contro l’Audace Cerignola, ha rilasciato l’accredito a tantissimi giornalisti, anche ad alcuni a cui l’accesso era stato impedito di recente. La “mossa” è nata nell’obiettivo di far incontrare i nuovi per la prima presentazione ed eventuali interviste.
Cosa potrebbe riservare il futuro prossimo
La domanda da porsi è: cosa accadrà qualora questa situazione non dovesse risolversi? Quindi se non dovesse arrivare l’ok dalla Lega o se comunque l’AAD continuasse in questa situazione di stallo? L’unica soluzione è il ritorno della società nelle mani di Sciotto, il quale poi consegnerebbe il titolo nelle mani del Sindaco. Quest’ultimo poi dovrebbe trovare nuovi investitori e in tal senso pare ancora esserci l’interesse di alcuni imprenditori locali.