Legge Funeraria, le agenzie funebri chiedono al Consiglio Regionale Calabria una “deroga urgente”

La nota del Presidente di FunerCalabria Giuseppe Triolo

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“Martedì 7 maggio 2024, in occasione del Consiglio Regionale saremo, ancora una volta, sotto Palazzo Campanella intorno le ore 15.30 – con una folta delegazione di imprese Calabresi a ribadire le nostre serie problematiche insorte in seguito al varo della l.r. n. 38 in materia funeraria senza interlocuzione con il settore nonostante in premessa della stessa l.r. 38/2023 si legga il contrario!”. Lo afferma in una nota il Presidente FunerCalabria Giuseppe Triolo.

“La Regione Calabria, capeggiata dal dott. Roberto Occhiuto, non risponde nemmeno alle mail inviategli per incontrare la parte sociale qui presente. Ma il Consigliere Giuseppe Neri di Fratelli d’Italia perchè si ostina a non darci ascolto e si impone in Regione contro il cambiamento che chiediamo?”.

“La Legge funeraria è “irrimediabilmente oscura”, che determina una “intollerabile incertezza nella sua applicazione concreta”, difatti per noi è perfino in contrasto anche con il principio di ragionevolezza fondato sull’art. 3 della Costituzione”. 

“Non capiamo i motivi per cui non ci ascoltano ma anzi inseriscono, come nell’ultimo consiglio, norme non richieste come l’alleggerimento  delle norme antimafia, vedi art. 5 l.r. 17/24. La l.r. 48/19 modificata è “una norma radicalmente oscura che vincola anche in maniera soltanto apparente la separazione assurda dei servizi ambulanza in capo alle agenzie, in violazione del principio dell’art. 41 della Costituzione che afferma la piena libertà di iniziativa economica”.

“Tali iniziative, limitative, infatti possono essere compresse solo dalla legge dello Stato per rilevanti motivi di utilità sociale, TAR Lazio n. 6068/2024, ma la Calabria è una Repubblica a parte ? Non hanno valutato, i politici Calabresi, l’impatto sulle imprese, sui costi e sui benefici …  e a lungo termine i monopoli prodotti ! Vorremmo riavere la possibilità di lavorare in armonia !!! Dunque chiediamo che in sede di Consiglio si vari una deroga all’adeguamento della L.r. 48/19 fino al 30 novembre 2024 dove nelle more di questa deroga appunto si possa ridefinire, in sede di commissioni, tutto il testo della L.R. 48/19”.

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