Unical, al via i nuovi corsi: le opportunità di Ingegneria Biomedica

Il campus dell'Università della Calabria risponde alle domande più frequenti sull'attivazione del nuovo corso ingegneristico

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Il nuovo bando d’ammissione dell’Unical permetterà ai diplomati di scegliere tra corsi consolidati, di nuova attivazione e corsi che sono stati rinnovati nel percorso e negli obiettivi formativi. Tra i corsi di nuova attivazione c’è quello in Ingegneria biomedica, una triennale interclasse tra l’ingegneria dell’informazione e l’ingegneria industriale (L-8 e L-9). Scopriamo insieme il programma accademico e gli sbocchi lavorativi per i laureati del corso.

Cosa si studia in questo corso?

Il corso forma ingegneri in grado di utilizzare metodologie e tecnologie propri dell’ingegneria per affrontare problematiche di progettazione e risoluzione di problemi che rientrano nelle aree di interesse medico, clinico e biologico. Lo studente di ingegneria biomedica affronta materia tipiche delle classi di laurea dell’Ingegneria dell’informazione e dell’ingegneria industriale con particolare attenzione all’applicazione di tali tecniche alla risoluzione di problemi spesso interdisciplinari, di interesse medico clinico e biologico, utilizzando sinergie tra ingegneri, medici e biologi.

Alle materie di ingegneria si affiancano corsi di base di anatomia, di fisiologia e di biologia nonché moduli di studio di interesse dell’informatica medica, della robotica applicata all’uomo e dello studio delle strumentazioni atte all’acquisizione di informazioni biomedicali quali biosegnali e bioimmagini.

Chi può esser interessato al nuovo corso di Ingegneria Biomedica?

Candidato ideale è chi dimostra interesse verso la biomedicina, le tecnologie, i biomateriali, la robotica applicati all’uomo, ma anche verso le tecnologie a supporto della clinica. Il corso è rivolto a diplomati degli istituti di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale e chi possiede altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo.

Cosa c’è di innovativo nel corso di laurea?

Il corso di laurea in Ingegneria biomedica è un corso interclasse con due curricula. Il primo, Bioingegneria dell’informazione, in cui si predilige l’applicazione delle tecniche tipicamente di ICT alla soluzione di problemi a supporto della medicina con diversi riscontri.

Tra questi, la telemedicina, l’uso di tecniche di intelligenza artificiali applicate a dati biomedicali, allo sviluppo di dispositivi, ai sistemi sanitari ed all’ingegneria applicata alla clinica medica, alla bioinformatica. Il secondo curriculum in Bioingegneria industriale la cui attenzione è rivolta ai biomateriali, alla biomeccanica ed ai processi biomedicali (per esempio quelli riabilitativi).

Quali sono gli sbocchi professionali dopo la laurea?

L’ingegnere biomedico può lavorare in aziende che sviluppano soluzioni di interesse medico-sanitario quanto quello dei dispositivi digitali per la diagnostica la cura medica, nonché sviluppano soluzioni per la gestione e la cura della salute umana.

Gli ingegneri biomedici possono lavorare in aziende operanti in settore ospedaliero, sia pubbliche che private, in aziende che sviluppano e/o producono dispositivi medici o soluzioni tecnologiche per la sanità, operanti all’interno dei servizi di ingegneria clinica. L’ingegnere biomedico è anche il referente di aziende che commercializzano dispositivi medici fornendo assistenza nei processi di certificazione e di post-vendita.

Grazie alle competenze acquisite potrà lavorare in aziende che offrono servizi di diagnostica avanzata. Potrà infine iscriversi all’albo degli ingegneri con profilo junior o completare i suoi studi in corsi di laurea specialistici.

L’interesse verso la biomedica: chi è interessato ai neolaureati in Ingegneria biomedica?

L’interesse verso le applicazioni innovative per la salute ed il benessere e per il miglioramento della qualità della vita sono oggetto di investimenti da parte di aziende ma anche di strutture pubbliche e private che sono sempre più alla ricerca di ingegneri con competenze e conoscenze nell’ambito della salute dell’uomo. Aziende private, start up innovative, società di servizi pubbliche e private manifestano interesse verso ingegneri che abbiano anche competenze nell’applicazione in aree legate alla salute dell’uomo.

Sono previste attività di tirocinio all’estero o stage presso aziende o enti italiani?

La formazione prevede un periodo di stage da effettuare presso aziende operanti nei settori della biomedicina. È prevista una stretta interazione con strutture ospedaliere pubbliche e private ma anche con aziende operanti in settore di interesse biomedicali in modo da consentire allo studente di sviluppare una esperienza applicativa delle competenze dell’ingegneria biomedica, anche grazie a convezioni in essere ed in via di definizione. È inoltre prevista la possibilità di applicare a programmi per svolgere periodi di studio all’estero aderendo ai programmi Erasmus.

Come si accede al corso?

Si deve partecipare ad un concorso di ammissione. È prevista una fase di ammissione anticipata (in corso, clicca qui per la sezione dedicata) per una parte dei posti complessivi e una fase di ammissione standard (luglio/agosto) per l’altra parte dei posti. La graduatoria sarà stilata sulla base del punteggio del Tolc-I (Test OnLine CISIA).

Ulteriori dettagli (materie e soglia minima del test, eventuali obblighi formativi aggiuntivi ecc.) sono riportati nell’allegato al bando di ammissione anticipata.

Quanti sono i posti previsti?

Possono iscriversi 120 studenti ogni anno (dei quali 80 nell’ammissione anticipata).

Che lauree magistrali offre dopo la triennale?

Il corso di laurea è stato progettato per consentire agli studenti che completano gli studi nel presente corso di laurea di proseguire gli studi, oltre che nei corsi di laurea magistrale di Ingegneria Biomedica (classe LM-21), anche in uno dei corsi di laurea magistrale in Ingegneria Chimica, Ingegneria Informatica e Ingegneria Meccanica, Telecommunication Engineering e Robotics and Automation Engineering dell’Università della Calabria, nell’ambito dei quali sono previsti specifici percorsi che valorizzano le conoscenze e le competenze maturate nell’ingegneria biomedica.

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