L’ultima vergogna tutta italiana: ora una statua di una mamma che allatta diventa un caso

Il caso della statua della maternità fa il giro di web e social: il parere negativo del Comune di Milano e le relative motivazioni

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La solita società al contrario degli ultimi tempi, l’ennesima vergogna ormai tutta in salsa italiana, o forse più generalmente occidentale. La commissione di esperti del Comune di Milano, che ha il compito di valutare la posa di opere d’arte di spazi pubblici, ha dato infatti parere negativo alla collocazione in piazza Duse, nella zona di Porta Venezia, di una statua in bronzo che rappresenta la maternità, con una donna che allatta il suo bambino, perché “non rappresenterebbe valori condivisibili da tutti i cittadini e cittadine”.

Ora, praticamente, anche la statua della maternità, di una mamma che allatta, diventa un caso. E’ in grado, secondo il parere di cui sopra, di dividere, di diventare divisiva. Perché ormai tutto ciò che è normale non è più normale. La maternità, scena che più naturale non si può, immagine che rappresenta l’arte e la bellezza, ora non è condivisa da tutti.

Le perplessità del Sindaco di Milano Sala

La decisione, ovviamente, ha scatenato qualche polemica e perplessità e non trova d’accordo il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. “C’è una commissione che non risponde a me ma chiederò alla commissione stessa di riesaminare la questione – ha spiegato a margine della presentazione della Art Week – perlomeno ascoltando il mio giudizio perché non penso che urti alcuna sensibilità”.

“Non voglio entrare nella logica della collocazione da una parte o dall’altra, lascio all’assessore alla cultura Tommaso Sacchi di fare proposte, non so se sia la collocazione giusta, se ci sono altre idee – ha concluso Sala – Però chiederò alla commissione di riesaminare, mi sembra un po’ una forzatura sostenere che non risponde a una sensibilità universale”.

I dubbi di Assessori e Consiglieri di Milano

“Non mi sembra che sia un’opera che possa dare in qualche modo adito a qualcosa di offensivo nei confronti di nessuno” ha poi aggiunto lo stesso Sacchi. “Io non mi sostituisco a una valutazione che è stata fatta – ha proseguito l’assessore – ma l’opera l’abbiamo vista insieme al sindaco e conosco l’artista, non era una novità. È una figura femminile che allatta, valuteremo come dare una collocazione a quest’opera. Da parte mia e dell’amministrazione non c’è la volontà di offendere o sminuire quella che è una proposta generosa, in memoria di un’artista che conosciamo e valuteremo con grande attenzione”.

Per i consiglieri comunali del Pd Alice Arienta e Luca Costamagna “la maternità come scelta di amore e libertà è un bene da tutelare e valorizzare. Non è cancellando la figura della maternità che si aiutano le donne”.

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