Le sculture di Rabarama: un dialogo tra arte moderna e architettura urbana

Il lungomare di Reggio Calabria, con la sua vista mozzafiato sullo Stretto di Messina, è da sempre un luogo di passeggio e di contemplazione. Ad arricchire ulteriormente questo straordinario paesaggio dal 2007 ci sono anche le sculture di Rabarama

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Le tre sculture monumentali di Rabarama sono state create dall’artista romana di fama internazionale che in città ha dunque collocato le opere intitolate “Trans-lettera“, “Labirintite” e “Co-stell-azione“, in grado di dialogare con l’architettura urbana creando un’esperienza artistica unica e coinvolgente.

Ma chi è Rabarama? E quali sono le caratteristiche di queste opere d’arte, donate alla città di Reggio Calabria in occasione di un’importante commemorazione?

Abbiamo cercato di riepilogare tutto ciò che c’è da sapere su questa importante serie di installazioni artistiche, oggi un vanto culturale per tutta l’area urbana.

Chi è Rabarama: un’artista di fama internazionale

Prima di comprendere quale sia la portata artistica di tali opere, è sicuramente utile sintetizzare, pur brevemente, il profilo della nota artista italiana.

Come forse molti dei nostri lettori già sanno, Rabarama è una pittrice e scultrice italiana. Nata a Roma nel 1969 (vero nome Paola Epifani), è una figlia d’arte: il padre è infatti un pittore e scultore, mentre la madre è un’artista della ceramica piuttosto apprezzata.

Dedicatasi all’arte fin dalla giovanissima età, decide di iscriversi all’Accademia di Belle Arti a Venezia, dove si diploma nel 1991. Qualche anno dopo comincerà a collaborare con la galleria Dante Vecchiato.

Le sue opere sono oggi diffuse in tutto il mondo. Fin dagli anni ’90 acquisisce rilevanza internazionale (soprattutto in Messico, dove le sue opere sono state scelte dalla capitale per un’importante iniziativa), ma è dal 2000 che le creazioni di Rabarama iniziano a diventare una costante in prestigiosi musei italiani e stranieri, dagli Stati Uniti a Parigi. Nel 2011 partecipa anche alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, conseguendo ulteriore notorietà.

Nella sua carriera, Rabarama si è fortemente distinta per la creazione di sculture e dipinti di uomini, donne e creature ibride, spesso in pose eccentriche. La superficie delle sue creazioni è spesso decorata con simboli, glifi e altre figure in un’ampia varietà di forme. In Italia, oltre che a Reggio Calabria, le sue opere sono esposte anche a Firenze, in diverse installazioni in città, mentre occasionalmente hanno fatto la loro comparsa in molte strutture museali. Sono altresì frequente presenza all’interno delle sessioni delle case d’asta, dove hanno sempre una buona valorizzazione.

L’arte moderna di Rabarama

Come ben dimostrano le sculture presenti a Reggio Calabria, è avvicinandosi alle sculture di Rabarama che è possibile essere piacevolmente colpiti dalle loro dimensioni imponenti e dalle forme sinuose e fluide. Il bronzo, materiale prediletto dall’artista, si avvolge su se stesso creando figure enigmatiche che sembrano emergere dal mare. Le superfici levigate riflettono la luce del sole, determinando un gioco di luci e ombre che muta con il trascorrere delle ore.

Contrariamente ad altre installazioni, inoltre, le opere di Rabarama non sono semplici oggetti da contemplare, ma invitano lo spettatore a interagire con esse. Le loro forme aperte e le loro dimensioni delle creazioni della talentuosa artista romana invitano infatti gli utenti a percorrerle, a scrutarle da diverse angolazioni, a perdersi nei loro labirinti di simboli e di significati. Un’integrazione perfetta nell’ambiente, nel quale le opere sembrano quasi prendere vita.

Un dialogo tra arte e architettura a Reggio Calabria

Per quanto poi riguarda, in particolare, le installazioni a Reggio Calabria, appare chiaro come le sculture di Rabarama non siano state collocate casualmente sul lungomare della città: l’artista ha infatti studiato attentamente il contesto architettonico e paesaggistico, scegliendo di posizionare le sue opere in punti strategici che creano un dialogo armonioso con l’ambiente circostante.

Per esempio, la scultura ribattezzata “Trans-lettera” si trova di fronte al Palazzo della Cultura, creando un ponte ideale tra la tradizione e la modernità. La compagna “Labirintite” è invece posizionata in un punto panoramico, dove lo sguardo dello spettatore può spaziare sullo Stretto di Messina, creando una suggestiva fusione tra arte e natura.

Insomma, con questa attenzione per la creazione e il collocamento artistico, le sculture di Rabarama non sono solo un arricchimento estetico per il lungomare di Reggio Calabria, ma offrono un’esperienza sensoriale completa. Il bronzo, con la sua superficie liscia e fredda, contrasta con il calore del sole e la brezza marina. Le forme sinuose e fluide delle sculture invitano al tatto, a un contatto diretto con l’opera d’arte.

Un dono per la città

Ricostruendo l’approdo delle sculture di Rabarama in città, ricordiamo come le opere d’arte siano state donate al Comune di Reggio Calabria nel 2007. Considerato che la loro donazione è direttamente legata all’anniversario della ricostruzione dell’area urbana dopo il terremoto del 1908, assumono un valore simbolico importante, rappresentando la rinascita della città e la sua vitalità culturale.

Con queste premesse, le sculture di Rabarama costituiscono pertanto un dono prezioso per la città di Reggio Calabria e per tutti coloro che amano l’arte moderna, un’eredità destinata ad arricchire il patrimonio culturale della città e a ispirare le generazioni future. Sono, in altri termini, un vero e proprio invito a vivere l’arte in modo nuovo, immergendosi in un contesto architettonico suggestivo e lasciandosi trasportare da un’esperienza sensoriale unica. Un’occasione imperdibile per scoprire il talento di una grande artista e per vivere la bellezza dell’arte moderna in un contesto urbano di raro fascino.

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