Reggio Calabria: il Circolo L’Agorà e il centenario della morte di Eleonora Duse

Il prossimo 21 aprile sarà disponibile la conversazione sul tema “1924-2024: nel centenario della morte di Eleonora Duse”

StrettoWeb

Con il patrocinio del Comune di Asolo, il prossimo 21 aprile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione sul tema “1924-2024: nel centenario della morte di Eleonora Duse”, a cura del Circolo Culturale ‘L’Agorà’. Dopo i saluti istituzionali, sarà la volta di Antonino Megali (Vice-presidente del sodalizio organizzatore), che nel corso del suo intervento ne ricorderà la figura umana ed artistica.

Storia e carriera di Eleonora Duse

Eleonora Duse è stata un ‘mito’ del teatro italiano e col suo smisurato talento e con la sua grande naturalezza ha rappresentato grandi autori come D’Annunzio, Verga, Ibsen e Dumas.  Eleonora Duse nasce a Vigevano, il 3 ottobre 1858, da una famiglia di attori girovaghi originari di Chioggia. Eleonora Duse non frequenta una scuola, ma a quattro anni è già sul palcoscenico. A 12 anni, ricopre il ruolo di protagonista nella Francesca da Rimini di Silvio Pellico, sostituendo la madre malata.

Dal 1878, è ingaggiata stabilmente nella Compagnia Pezzana-Brunetti e raggiunge la prima notorietà con Pamela nubile di Carlo Goldoni al teatro dei Fiorentini a Napoli. Nel 1873 ottenne un ruolo stabile, infatti, sostenne parti da ingenua nella compagnia paterna, e nel 1875 fu seconda donna nella compagnia Pezzana-Brunetti, e nel 1878 fu assunta con il ruolo di prima amorosa nella compagnia Ciotti-Belli-Blanes. Il primo grande successo arriva, nel 1879, ancora a Napoli, quando interpreta Teresa nella Teresa Raquin di Emile Zola con Giacinta Pezzana. Durante quest’anno recita al teatro dei Fiorentini di Napoli in Amleto e Otello di Shakespeare, Oreste di Alfieri, Fernanda di Sardou. Nello stesso periodo la troviamo presente nella Compagnia Semistabile di Torino di Cesare Rossi, dove porterà a maturazione una sua poetica che raccoglieva le eredità del passato ma che insieme rompeva con la tradizione della prima metà dell’Ottocento.

È proprio in questo periodo, gli anni ottanta, che la Duse compirà le scelte di repertorio che segneranno il suo percorso artistico e la sua carriera. Un repertorio che le permetterà di esprimere il suo sentimento di crisi rispetto all’epoca di cui faceva parte. Le sue presenze in Italia sono quasi delle eccezioni. In meno di un decennio, dal 1888 al 1897, espugna i teatri più prestigiosi delle due sponde dell’Atlantico.

Tra Russia, Europa e America, quasi cento tournées in circa settanta città diverse: di regola, quattro o cinque recite a settimana. Un impegno massacrante, che ne consoliderà la fama di massima attrice del momento, nonostante la sua proverbiale ripugnanza per gli eccessi della pubblicità e per i riti del divismo. Nel 1896 viene ricevuta alla Casa Bianca dal presidente Glover Cleveland. Il 25 gennaio 1909 a Berlino, dopo la rappresentazione de ”La donna del mare” Eleonora Duse decide di lasciare il teatro.Nel 1916 eccola girare il suo primo e unico film, Cenere, dal romanzo di Grazia Deledda, per la regia di Febo Mari. Nel 1920, con la compagnia Zacconi, a Torino, è di nuovo La Donna Del Mare, benché invecchiata ancora una volta viene osannata per le sue intramontabili doti artistiche. Decide di organizzarsi con una sua compagnia e parte in tourneé, prima a Londra e a Vienna, poi negli Stati Uniti, dove a Pittsburgh, muore il 21 aprile 1924. Trasportata in Italia, si svolgono i funerali a Roma, nella basilica di Santa Maria Degli Angeli, e la sepoltura ad Asolo.

Queste alcune delle cifre che saranno state oggetto di analisi nel corso della conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da domenica 21 aprile.

ELEONORA DUSE locandina

Condividi