Ponte sullo Stretto, Siviero: “opera unica al Mondo, sarà un’attrazione straordinaria”

Siviero: “sono un grande fautore del Ponte sullo Stretto che ho ribattezzato da tanti anni ponte del Mediterraneo”

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Importante incontro organizzato dal Rotary Club Palermo Baia dei Fenici dal titolo “Il Ponte di Messina: una grande sfida tecnica e tecnologica”, svoltosi presso il San Paolo Palace Hotel. “L’organizzazione di questo convegno – afferma il presidente del Rotary Club Palermo Baia dei Fenici, Sebastiano Bonventre parte dalla volontà di approfondire gli aspetti tecnici e tecnologici di questa opera, da qui il coinvolgimento dell’ingegnere Siviero. Il Rotary non si occupa e non fa politica, ma è questa una delle occasioni per chiedere anche all’attuale governo regionale quali siano le prospettive per favorire le altre infrastrutture che servono al ponte”.

Siviero: “opera unica al Mondo”

“Sono un grande fautore del Ponte di Messina che ho ribattezzato da tanti anni ponte del Mediterraneo”. Esordisce così uno dei progettisti dell’opera, Prof. Enzo Siviero, rettore dell’Università Telematica eCampus. “Da un punto di vista tecnico si tratta di un’opera unica al mondo, mai sperimentata prima, che però è assolutamente sotto controllo perché è un ponte di tremila e 300 metri di luce che non si è mai realizzato però si stanno realizzando decine e decine di ponti con l’impalcato, si chiama Messina Type, che è stato testato dal vento quindi la possibilità di realizzare un’opera di questo tipo è perché c’è un impalcato molto particolare, un impalcato alare. La cosa che conta di più tuttavia non è il fatto che sia un record, ma che sarà un’attrazione straordinaria, un’attrazione turistica incredibile che si andrà ad aggiungere alle ricadute territoriali”.

“Dal punto di vista socio-economico avremo poi decine e decine di migliaia di posti di lavoro non solamente negli 8/9 anni di lavori ma anche negli anni successivi perché noi dobbiamo avere la capacità di sognare, di avere quella visione che purtroppo è mancata negli ultimi anni al nostro Paese”, rimarca Siviero. “È un’opera colossale che cambierà – conclude – completamente i connotati ampiamente in positivo dello Stretto e ne farà la metropoli dello stesso. Importanti saranno le opere complementari: 20 km di strade, gallerie, viadotti, 20 km di ferrovie, la metropolitana di superficie, lo spostamento della stazione ferroviaria, la sistemazione del waterfront, solo per citarne alcune. Si tratta insomma finalmente di una messa in sicurezza oltre che ridare qualità adeguata alla storia della Sicilia e della Calabria”.

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