Momenti di tensione a Cosenza: operaio minaccia di buttarsi dall’impalcatura

L'operaio, insieme a due connazionali rumeni, è salito in cima al tetto per protestare contro i mancati pagamenti. Ma il cantiere scelto non è quello in cui lavora

StrettoWeb

Mattina di tensioni nel capoluogo bruzio: un operaio si è infatti arrampicato fino alla cima di un’impalcatura e ha minacciato di gettarsi nel vuoto. Sul tetto dell’edificio in cui è aperto un cantiere, altri due operai che lo hanno sostenuto nel suo eclatante gesto. L’operaio in questione, un 30enne di nazionalità rumena, ha deciso di protestare contro la mancata percezione dello stipendio, e lo ha fatto in modo plateale nella centralissima Via Alimena.

I Carabinieri, dopo aver ricevuto la segnalazione, hanno raggiunto il luogo nell’immediato per sedare gli animi e porre fine all’intenzionalità del terribile gesto; presenti anche i Vigili del Fuoco che hanno provato a mettere in sicurezza tutti e tre gli operai, sprovvisti di ogni attrezzatura a tutela della loro incolumità. Dopo più di un’ora di minacce e tentativi di farla finita, è stato l’imprenditore del cantiere a mettere un punto alla vicenda con i dovuti chiarimenti.

L’uomo ha deciso di pagare gli stipendi fino ad ora non percepiti pur non essendo il loro datore di lavoro. I tre, infatti, hanno deciso di salire spontaneamente sul tetto di un cantiere a caso, luogo in cui non lavorano e di cui non sono mai stati dipendenti. Nonostante l’imprenditore non sia coinvolto direttamente, ha deciso comunque di aiutarli, pur sottolineando che il cantiere scelto è solo il luogo di una mera manifestazione.

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