La storia di una mamma coraggio che ha salvato un ospedale siciliano grazie a medici argentini

Erika Moscatello è la donna grazie alla quale un gruppo di medici argentini ha salvato alcuni ospedali siciliani

StrettoWeb

Quando nel comune collinare di Mussomeli, nel cuore aspro della Sicilia, si è deciso di offrire case abbandonate per un1 euro per ripopolare il centro abitato e aiutare una comunità alle prese con una popolazione in diminuzione, Erika Moscatello si è sentita immediatamente attratta dal progetto. Moscatello, una donna di origini argentine e lontana parente del leader della guerriglia Ernesto “Che” Guevara, ha fatto la scelta coraggiosa all’inizio del 2021 di trasferirsi dalla Toscana e trasferirsi con la sua famiglia nella cittadina siciliana dove risiedono circa diecimila persone.

Ero elettrizzata – ha raccontato lei stessa a The Guardian. La gente era cordiale e accogliente. Sembrava di vivere un sogno”. Ma l’eccitazione iniziale ha avuto una forte battuta d’arresto quando suo figlio ha avuto bisogno di cure mediche urgenti. La donna ha scoperto così, in una situazione d’emergenza, che l’ospedale locale era in difficoltà: il reparto pediatrico era stata chiuso, seguito a ruota dai reparti di ginecologia e chirurgia. Come molti ospedali del Sud Italia, anche quello era sull’orlo del collasso.

E’ così che ad Erika Moscatello è venuta un’idea innovativa, quasi folle. Ha contattato un vecchio amico, rettore dell’Università di Rosario in Argentina, chiedendo se i medici del paese sudamericano avrebbero preso in considerazione l’idea di iniziare una nuova vita in Sicilia. Un netto cambio di vita che però avrebbe permesso loro di portare la propria esperienza e competenza nel Sud Italia, riuscendo così a salvaguardare la disastrosa sanità siciliana.

In pochi giorni abbiamo ricevuto ben 5.000 domande“, racconta Moscatello, che ora lavora come ambasciatore per la Confederazione italiana delle piccole e medie imprese. Decine di medici argentini hanno risposto alla chiamata, anche perché è convenuto anche a loro: le condizioni economiche in patria non sono delle migliori e l’inflazione è alle stelle. Alla fine sono stati nove i candidati scelti. Nelle loro nuove sedi di lavoro sono stati acclamati come eroi per aver contribuito a mantenere aperte strutture mediche che altrimenti sarebbero state condannate.

Dopo l’esperienza positiva di Mussomeli abbiamo continuato a ricevere centinaia di richieste da altri ospedali – ha detto Moscatello –. Attualmente in Sicilia lavorano circa 99 medici argentini. Nei prossimi mesi ne arriveranno altri”. Persino i membri delle squadre mediche dei calciatori Lionel Messi e del compianto Diego Maradona hanno espresso interesse a venire a lavorare in Italia.

Condividi