La più grande statua italiana di Scanderbeg arriva in Calabria

Sarà San Basile, comune arbereshe del cosentino, ad avere la statua realizzata realizzata in Albania dall'artista Ardian Pepa

StrettoWeb

“San Basile si appresta ad accogliere la più grande statua di Skanderbeg d’Italia. A renderlo noto è il sindaco della cittadina arbëreshe, Vincenzo Tamburi, che da diversi mesi sta lavorando per portare nella propria comunità il monumento dedicato all’eroe e condottiero albanese. “Si tratta di una statua equestre – spiega Tamburi – che sarà alta circa 6 metri. L’idea è nata in sinergia con il Ministero della Cultura italiana nell’ottica di fare qualcosa di particolare per la nostra minoranza, il territorio e, soprattutto, per San Basile”.

“Siamo convinti – continua – che l’installazione di questa opera unica, realizzata in Albania dall’artista Ardian Pepa, possa rappresentare un attrattore culturale e turistico per la nostra comunità e potrà portare tanti curiosi oltre che appassionati della nostra cultura. In virtù di questo ambizioso sogno -aggiunge il primo cittadino- abbiamo invitato a partecipare i presidenti dell’Albania, che ha dato la sua disponibilità ad esserci, e del Kossovo. Abbiamo invitato anche i ministri dei due governi, le massime autorità della Regione Calabria, i sindaci dei comuni arbëreshë d’Italia e le autorità religiose”.

L’appuntamento è fissato al prossimo 4 maggio a partire dalle ore 12 quando sarà inaugurata la statua che verrà installata nella centralissima Piazza Skanderbeg. Alle 18.30 è prevista la sfilata dei costumi storici arbëreshë provenienti da tutta Italia mentre alle 20.30 si darà vita allo spettacolo musicale con gruppi e cantautori arbëreshë.

“È da qui che vogliamo partire come San Basile e come comunità – conclude il sindaco Tamburi -, cercando di sviluppare tutte le potenzialità di questo piccolo borgo, andando a identificarci con quella che è la nostra storia, perché da sempre riteniamo che chi non ricorda non vive. Siamo riconoscenti alla cultura e alla tradizione arbëreshe da cui proveniamo e per questo dobbiamo creare uno sviluppo e un volano per il prossimo futuro”.

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