A Corigliano-Rossano si sperimenta la “molecular mixology”

Una nuova attività destinata agli studenti del Majorana: la speciale lezione che ha letteralmente conquistato tutti

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Continuare a diversificare e ad elevare la qualità della complessiva offerta formativa favorendo il costante incontro tra domanda ed offerta, stimolando i professionisti di domani ad ampliare sguardi e visioni e fornendo tutti gli strumenti utili per inserirsi da protagonisti nel mercato del lavoro nella loro terra.

Si inserisce in questo percorso anche la nuova e singolare attività destinata agli studenti dell’Istituto tecnico Alberghiero di Corigliano – Rossano: un corso da barman per imparare le tecniche di cucina molecolare applicate alla mixology.

“Si tratta di un corso innovativo aperto a prospettive professionali, occupazionali ed imprenditoriali diverse – sottolinea il dirigente scolastico Saverio Maderache vuole accompagnare nuove esperienze in un campo, come quello del molecolare, che ha numerosi punti di contatto con chimica e profumeria, materie oggetto dei nostri corsi”. Dall’utilizzo del ghiaccio secco a quello dell’azoto liquido, dalle riduzioni al cucchiaio alle carbonature, dalle spume alle gelatine.

Esperimento e creatività, ecco le parole chiave per descrivere la molecular mixology, tecnica attraverso la quale, per esempio, il bicchiere da Margarita, utilizzato per l’omonimo cocktail a base di tequila o quello da Martini, impiegato anche per il Cosmopolitan ed il Manhattan, per magia sprigionano fumi ed evanescenze. La speciale lezione con il barman crosiota Leonardo Beraldi ha letteralmente conquistato l’attenzione e la curiosità degli studenti dell’Istituto Majorana.

Alla dimostrazione coordinata dal docente Roberto Pastore hanno partecipato i ragazzi delle terze, quarte e quinte. Gli aspiranti bartender e barman si sono confrontati con il professionista sulle tecniche, sui trend e, in generale, sul lavoro e sono stati guidati nella realizzazione di qualche cocktail.

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