“Il ritorno del Cavaliere in riva allo Stretto”, la statua tornerà nel Santuario dell’Eremo di Reggio Calabria

Reggio Calabria, torna l’appuntamento degli “Avvisi ai naviganti”, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”

StrettoWeb

Torna l’appuntamento degli “Avvisi ai naviganti”, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”, contenitore informativo, tradotto in video, recanti comunicati, notizie e momenti di riflessione a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”. Tale nuovo percorso divulgativo trasformerà in immagini in movimento, video, gli argomenti trattati dal sodalizio culturale reggino, riprendendo così in modo dinamico le attività e le proposte del Circolo Culturale “L’Agorà”. Il nuovo appuntamento ha avuto come tema “Il ritorno del cavaliere”. Dopo un lungo ed articolato contenzioso farà ritorno a Reggio Calabria il monumento funebre del cavaliere gerosolimitano Francesco Giuseppe Monsolini. L’opera marmorea era stata trafugata da ignoti circa mezzo secolo fa e successivamente ritrovata a Parma, a seguito di una segnalazione al Nucleo di Cosenza del Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di rintracciare il manufatto presso un collezionista privato.

Il monumento funebre appare in diverse scene del film “La migliore offerta” del regista Giuseppe Tornatore

Il monumento funebre, risalente al 1637, appare in diverse scene del film “La migliore offerta” del regista Giuseppe Tornatore e nei titoli di coda appare la location delle scene del film. Particolari che sono stati notati dal discendente della nobile Famiglia dei Monsolini durante la proiezione del film, in un noto cinema di Reggio Calabria. L’opera ritrovata fa parte di un monumento sepolcrale dedicato alla memoria del cavaliere gerosolimitano Francesco Giuseppe Monsolini (nato nel 1574). Morì in battaglia nel 1622, all’età di 48 anni. I resti furono poi restituiti alla famiglia che, nel 1637, eresse, per volontà di Lelio Monsolini, suo figlio maggiore, un monumento sepolcrale per custodirne la salma per l’eternità. Il sarcofago di marmo bianco aveva sul coperchio due angioletti finemente modellati e la statua del defunto vestito con l’armatura crociata. Nella rappresentazione scultorea il cavaliere stringeva un libro con la mano sinistra e con la destra si sosteneva il capo, adagiato su un pulvinare marmoreo.

La statua tornerà al suo posto, nel Santuario dell’Eremo della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria

La statua tornerà dunque al suo posto, nel Santuario dell’Eremo della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria. In tale location si trovano “le restanti parti in marmo, che un tempo componevano nella sua interezza il monumento sepolcrale (epigrafe, due puttini, bassorilievo con lo stemma dell’antico casato dei Monsolini; parte dell’epigrafe non coeva alle altre parti, riguardante il restauro dell’opera avvenuto nel 1913) . Si chiude il contenzioso su una statua risalente al 1637 e trafugata negli anni ’60 dal Santuario dell’Eremo della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria. L’opera, la cui appartenenza è stata rivendicata dai Frati Minori Cappuccini, fa parte di un monumento sepolcrale dedicato alla memoria del cavaliere gerosolimitano Giuseppe Monsolini, eretto dal figlio maggiore del cavaliere e posto nel Santuario di Reggio Calabria.

La statua tornerà nella sua location originale, quella del Santuario dell’Eremo della Madonna della Consolazione di Reggio, dove si trovano “le restanti parti in marmo, che un tempo componevano nella sua interezza il monumento sepolcrale (epigrafe, due puttini, bassorilievo con lo stemma dell’antico casato dei Monsolini; parte dell’epigrafe non coeva alle altre parti, riguardante il restauro dell’opera avvenuto nel 1913), erano state conservate presso il convento ed ivi erano ancora custodite”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da martedì 27 febbraio.

Condividi