Ryanair a Reggio, Comito: “grande lavoro di Occhiuto, Calabria pronta a decollare”

Ryanair a Reggio: la nota di nota Michele Comito, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio della Regione Calabria

StrettoWeb

“La programmazione estiva della Ryanair da e per la Calabria è la dimostrazione di quanti passi in avanti abbia compiuto la nostra regione grazie al grande lavoro messo in campo dal presidente Roberto Occhiuto che con assoluta determinazione e in un arco di tempo molto ristretto ha posto le basi per un rilancio del sistema aeroportuale, un protagonismo della Calabria sui mercati turistici e un netto miglioramento della condizione di marginalità logistica vissuta dai calabresi.
Ryanair ha pianificato per la prossima estate in Calabria 10 nuove rotte in tutti e tre gli aeroporti calabresi. In totale saranno dunque 30 i collegamenti nei tre scali regionali, insieme a un investimento complessivo di 100 milioni di dollari in nuovi aeromobili”. Lo afferma in una nota Michele Comito, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio della Regione Calabria.

“Si tratta di un’importante espansione che metterà finalmente la nostra regione nelle condizioni di diventare una delle destinazioni leader in Europa. Nei prossimi anni la Calabria non solo potrà così incrementare notevolmente le presenze dei visitatori ma godrà certamente di un’importante crescita economica. Inoltre, in questa giornata felice per la nostra terra sento il dovere di affermare che dopo la scomparsa del presidente Berlusconi, noi della grande comunità di Forza Italia abbiamo vissuto inizialmente un periodo di smarrimento a cui però è subentrata prontamente una nuova fase di maggiore responsabilità, anche per tutelare il patrimonio politico del partito e arricchirlo. Ritengo che ciò stia avvenendo con i fatti, attraverso il buongoverno, come dimostra l’azione messa in campo in Calabria dal presidente della Regione Occhiuto, e da tanti altri amministratori ed esponenti di Governo azzurri. Un’opera che sono certo farà da bussola ancora a tanti centristi ed europeisti e a quella parte di Paese che si ritiene moderata”.

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