Reggio Calabria, Via Lupardini senz’acqua. E comprano pure le pompe sbagliate

Via Lupardini, zona nord di Reggio Calabria, è senz'acqua da 7 giorni: la segnalazione di un cittadino arrabbiatissimo

StrettoWeb

Neanche nel Terzo Mondo. E ci scusi il Terzo Mondo. Queste due parole, se associate a Reggio Calabria, ormai non fanno più scalpore. E’ la normalità. La mancanza di servizi essenziali, tipici di paesi sottosviluppati dell’entroterra, sono ormai all’ordine del giorno in una città in cui il degrado la fa sempre più da padrone. E, purtroppo, la situazione non tende a migliorare. Uno dei problemi frequenti, aumentato e di molto negli ultimi anni, è quello dell’assenza di acqua nelle case delle famiglie di diverse zone della città. Si susseguono quasi quotidianamente note di disservizi idrici, così come – soprattutto in estate – non mancano segnalazioni, proteste e lamentele per la mancanza d’acqua in alcune zone della città.

Una di queste è in Via Lupardini, zona nord di Reggio Calabria. Da venerdì scorso, quindi da una settimana, manca l’acqua. “C’è un complesso di 70 famiglie, 20 palazzi e le altre case fino al Fortino, siamo tutti senz’acqua – afferma un cittadino arrabbiatissimo a StrettoWeb – Ci mandano le autobotti, ma dobbiamo fare a gara per chi si deve prendere l’acqua, rischiando di litigare. Perché giustamente tutti vogliono l’acqua. C’è gente allettata, famiglie con bambini. Ma è normale tutto questo? Stiamo scherzando?”.

Il residente è un fiume in piena, giustamente. “Son venuti a risolvere, hanno provato, ma hanno preso le misure della pompa sbagliate. Hanno comprato una pompa sbagliata. Che ci vuole a ordinarne un’altra? Ora hanno cercato la scusa della falda acquifera, hanno detto che lì non c’è acqua. Ma quando mai? L’acqua c’è, c’è ovunque, era solo una scusa perché non sapevano cosa dire. Anche incompetenti, senza dimenticare che da giorni non viene nessuno a lavorare. Io vado al pozzo, non c’è nessuno”.

Tutti i giorni, con tanto di video, il cittadino in questione documenta la situazione. Ad oggi è una settimana esatta, ma sembra non esserci nulla di nuovo all’orizzonte. L’acqua non c’è e continua a mancare. Con le autobotti non si può andare avanti se non per qualche giorno. La gente chiede solo un po’ di normalità, i servizi essenziali, una chimera ormai in una città sempre più allo sbaraglio.

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