Ponte sullo Stretto, Peppe Caridi su Cusano News: “Elly Schlein sta imbarazzando anche il Pd” | VIDEO

Ponte sullo Stretto, l'intervento del direttore di StrettoWeb Peppe Caridi questa mattina su Cusano News 7

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Ponte sullo Stretto, il direttore di StrettoWeb Peppe Caridi: "
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Questa mattina il direttore di StrettoWeb, Peppe Caridi, è intervenuto nel “TG Focus” di Cusano News, trasmissione televisiva condotta da Matteo Bertone focalizzata sul Ponte sullo Stretto. Nel corso della trasmissione si è parlato dell’inchiesta della Procura di Roma aperta dopo l’esposto presentato da Pd-Verdi-Sinistra la scorsa settimana, su cui il nostro direttore Caridi ha illustrato i dettagli giudiziari ed evidenziato il più prevedibili degli esiti in un nulla di fatto, in quanto tutte le procedure legislative sono state rispettate. Anzi, l’archiviazione di quest’inchiesta non potrà che avvalorare ulteriormente e sostenere la realizzazione del Ponte rappresentando un duro colpo per gli autori dell’esposto.

Ma nel corso dell’approfondimento, rispondendo alle puntuali e precise considerazioni di Matteo Bertone, Peppe Caridi ha evidenziato il nocciolo del problema sottolineando quanto Elly Schlein stia spostando il Partito Democratico sulle frange più estremiste, reazionarie e retrograde della politica italiana: “è un vero peccato, perchè si tratta di uno dei partiti politici principali, più importanti e autorevoli, che mai con altri leader avrebbero toccato questi punti così profondi. Schlein sta imbarazzando anche il Pd: non si può remare contro il progresso e lo sviluppo. Come può dire che al Sud servono infrastrutture nella conferenza stampa in cui annuncia l’esposto in Procura contro il Ponte? Il Ponte è una infrastruttura! E anche tutte le altre si stanno facendo, con investimenti senza precedenti“.

Caridi ha anche ricordato come “la sinistra ha già bloccato due volte la realizzazione del Ponte, prima nel 2006 e poi nel 2012, la differenza è che allora l’ha fatto quando è salita al potere o vincendo le elezioni nel 2006 con Prodi, o con le manovre di palazzo come quella di Napolitano-Monti nel 2012. Oggi sta provando a fermarlo tramite la magistratura, nonostante abbia appena perso sonoramente le elezioni e il Ponte era nel programma di governo della maggioranza che l’ha vinto. Per questo comitati e organizzazioni favorevoli alla grande opera sono pronti a scendere in piazza per sostenere la necessità di costruire il Ponte sullo Stretto, vergognosamente bloccato negli scorsi 12 anni di governi di sinistra”.

Peppe Caridi, ancora, sottolineando l’importanza strategica del Ponte e i benefici per le Regioni di Calabria e Sicilia, smonta tutti i dubbi sul finanziamento in parte con i fondi FSC delle due Regioni (“fondi che storicamente non vengono utilizzati e tornano in Europa, ben venga usarli per il Ponte”) e inchioda la sinistra alle proprie responsabilità: “adesso sembrano tutti preoccupati delle strade e delle infrastrutture minori del Sud, ma quando hanno governato per 12 anni cos’hanno fatto? Neanche un chilometro di nuovi collegamenti! Hanno dato solo elemosine assistenziali come il reddito di cittadinanza, e hanno anche il coraggio di porsi come i politici che difendono il Sud: con quale faccia? Il Ponte sullo Stretto è il più grande investimento pubblico della storia dell’Italia unita nel meridione, arriva da un governo che ha già fatto investimenti record sulle strade (3 miliardi sulla SS106) e sulle ferrovie (alta velocità in Calabria e alta capacità in Sicilia), oltre alla ZES unica nel meridione. La sinistra invece cos’ha fatto? Le mancette elettorali per mantenere i poveri in eterna povertà”.

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