Autonomia, attacco a Meloni. Irto: “a Gioia Tauro per fare slogan”

Le parole del senatore Nicola Irto, del Vescovo e del Sindaco di Cosenza sulla visita di Meloni a Gioia Tauro e sull'Autonomia Differenziata

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“È inaccettabile che ci siano parlamentari calabresi che abbiano votato a favore e provano a fare delle diversificazioni nei commenti. La verità è che questo è un provvedimento voluto dalla Lega con un baratto politico con Fratelli d’Italia e con la Meloni. Un baratto politico di governo su altri provvedimenti, penso al premierato. Quindi è del tutto evidente che questo è un provvedimento che ammazza il Mezzogiorno e ammazza la Calabria”. Queste parole sono di Nicola Irto, senatore reggino del Pd, a Cosenza, a margine di un incontro pubblico contro l’autonomia differenziata al quale hanno partecipato anche il presidente dell’Anci Antonio Decaro, l’arcivescovo di Cosenza mons. Giovanni Checchinnato e il sindaco di Cosenza Franz Caruso.

“La venuta della Meloni in Calabria – ha aggiunto Irto – è stata senza alcuna risposta nel merito, ha fatto solamente slogan, ha firmato un patto dando delle risorse che già spettavano alla Calabria. Quindi bene che sia venuta, ma non c’è stato nessuno sviluppo, nessun impegno, né su Gioia Tauro, né sull’Alta velocità, né sulla statale 106, nessun intervento strutturale che serve alla nostra regione. Insomma, con il governo Meloni e con un governo regionale completamente supino alle scelte romane, rischiamo con l’autonomia differenziata di ammazzare il Mezzogiorno e la Calabria. Quindi bene l’iniziativa di oggi, bene urlare e continuare a fare iniziative, soprattutto nella società calabrese per dire no tutti assieme all’autonomia differenziata”.

Irto e lo “scontro” Meloni-De Luca

De Luca conduce una battaglia giusta, che è una battaglia in difesa della sua Regione, del Mezzogiorno, lo fa da Presidente di Regione, lo ha fatto assieme ai sindaci, anche lui sta facendo la sua parte. Ognuno deve fare la sua parte. Siamo nel pieno dell’attività parlamentare, si è approvata in Senato dove abbiamo condotto una battaglia, adesso passerà alla Camera. Se non dovesse essere cambiato alla Camera il provvedimento e dovesse essere approvato, noi abbiamo già lanciato l’idea e la proposta di fare una grande azione di raccolta firme e poi di fare un referendum e chiamare gli italiani a decidere e a capire nella piena consapevolezza che questa è la secessione dei ricchi e la secessione di un pezzo del Paese si ritorna all’antico desiderio della Lega Nord che ha il cuore e la testa nel nord del Paese”.

Autonomia differenziata, il Vescovo di Cosenza: “a un cristiano sta un po’ stretta”

“Penso che l’autonomia differenziata ad un cristiano, alla chiesa, sta un po’ stretta. Perché il problema vero è che in una famiglia chi dà il passo al cammino sono gli ultimi, sono i più piccoli e allora questa legge mi pare che non promuova gli ultimi, i piccoli, quelli che sono più svantaggiati e semplicemente promuove ulteriormente i primi della classe”. Lo ha detto mons. Giovanni Checchinnato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, presente all’incontro pubblico contro l’autonomia differenziata.

Il Sindaco di Cosenza: “l’Autonomia Differenziata viola il principio di unità d’Italia”

“E’ solo un’altra delle iniziative importanti che da più di un anno sto cercando di realizzare per sollecitare l’opinione pubblica su un tema che era passato un po’ in sordina. È solo dopo l’approvazione al Senato del disegno di legge Calderoli che si è risvegliata un po’ la politica, si sono svegliate le istituzioni e spero si sveglino anche i cittadini, perché è un pericolo per il Paese il progetto presentato da Calderoli”. Lo ha detto Franz Caruso, sindaco di Cosenza, a margine dell’evento.

“Io sono stato contrario – ha aggiunto – alla modifica del titolo quinto della Costituzione nel 2001, sono fortemente contrario a questo disegno di legge, perché mina l’unità del Paese, viola quel principio di unità unica e indivisibile dell’Italia, sancito dall’articolo 5 della Costituzione, per cui dobbiamo tutti quanti insieme prendere coscienza che questa battaglia non è solo a difesa del Sud, non è solo a difesa della Calabria, ma a difesa dell’unità del Paese. Soltanto i sindaci oggi possono condurre una battaglia contro questo scellerato disegno secessionista che porta la firma della Lega”.

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