Catanese morto alle Bahamas, i legali: “nessun giallo sul corpo senza organi, era ampiamente prevedibile”

Catanese morto alle Bahamas: la nota degli Avvocati Concetto Ferrarotto e Emanuela Fragalà

StrettoWeb

“A seguito della pubblicazione degli articoli di stampa sul decesso del signor Torrisi Alfio, nell’interesse del sig. Nirelli Giulio e della Techni Teak si precisa che nessuna delle circostanze addotte dai familiari di quest’ultimo nell’esposto riportato dagli organi di stampa è stata oggetto di contestazione da parte della Procura della Repubblica nei confronti del nostro assistito la cui iscrizione nel registro indagati costituisce un mero atto dovuto per garantire la legittimità degli accertamenti di natura medico legale disposti dal P.M”. E’ quanto affermano in una nota gli Avv. Concetto Ferrarotto Avv. Emanuela Fragalà.

“In relazione a questi ultimi è indispensabile chiarire come non sussista alcun “giallo” in relazione alla mancata presenza degli organi all’interno della salma del povero signor Torrisi, atteso che in sede di conferimento di incarico peritale l’illustre Prof. Cristoforo Pomara ha chiaramente esplicitato a tutte le parti che tale circostanza era già ordinariamente prevedibile a fronte dell’utilizzo, in occasione dell’autopsia effettuata alle Bahamas, della tecnica autoptica meglio nota come di “Letulle en masse”, comportante il prelievo in blocco (in massa) di tutti gli organi”.

“Contrariamente a quanto risulterebbe essere stato affermato nell’esposto dei familiari del Torrisi e divulgato dagli organi di stampa, la Techni Teak è impresa affermata nel settore che svolge da anni la propria attività garantendo la più ampia tutela dei propri dipendenti nello svolgimento delle mansioni lavorative; pertanto pur nel profondo rispetto per il dolore dei familiari del defunto, si riserva fin d’ora ogni azione a tutela dell’immagine personale e professionale del Nirelli e della sua ditta”.

Condividi