Calabria, aggrediscono la preside per aver sospeso una 13enne

La vicenda si è verificata a Cirò Marina: padre e nonno se la sono presi con la preside per la sospensione. La solidarietà di Princi: "gesto deprecabile"

StrettoWeb

A pochi giorni dall’aggressione al docente di Reggio Calabria, ecco che lo stesso episodio si verifica a Cirò Marina, questa volta ai danni del dirigente. E’ accaduto nell’istituto Gian Teseo Casopero, ai danni di Graziella Spinali: un padre e un nonno prima avrebbero minacciato la preside, poi avrebbero aggredito anche i carabinieri intervenuti per sedare gli animi. Il motivo è un provvedimento disciplinare nei confronti di una ragazzina di 13 anni, sospesa con obbligo di frequenza per inadempienze comportamentali gravi.

Princi: “sentimento di indignazione profonda”

“Non è passato, purtroppo, neanche un giorno e mi ritrovo a dover esprimere ancora una volta la mia vicinanza, e quella della Regione, alla comunità scolastica di Cirò Marina e alla dirigente dell’istituto Gian Teseo Casopero, Graziella Spinali, per l’aggressione subita da parte dei familiari di una studentessa. Episodi deprecabili di un fenomeno sempre più in aumento che non si verifica solo in Calabria ma in tutto il Paese e che evidenzia una crisi generalizzata nei rapporti, non solo tra scuole e famiglie, ma anche tra genitori e figli, una crisi generazionale e sociale a tutte le latitudini”.

“Sono comportamenti gravi che richiedono che tutta la società civile venga coinvolta in un sentimento di indignazione profonda, perché sta avvenendo meno quello che è il ruolo educativo della scuola, che ha sempre svolto un’azione civile morale, oltre che culturale”. È quanto afferma in una nota Giusi Princi, vice presidente con delega all’istruzione della Giunta Regionale della Calabria.

“Come Regione Calabria – ricorda Princi -, insieme al presidente Occhiuto e a tutta la Giunta, abbiamo stanziato 9 milioni di euro per attivare la figura dello psicologo scolastico che avrà il compito di supportare studenti, operatori scolastici e famiglie. Le istituzioni hanno un ruolo importante e determinante. Pertanto, come già manifestato, anche pubblicamente, ai dirigenti delle scuole interessate da aggressioni, andrò personalmente a trovare il personale scolastico coinvolto in queste tristi vicende”.

“Non solo per rappresentare la solidarietà ma anche e soprattutto per avviare insieme un percorso e mettere in campo, ognun per il proprio ruolo, azioni che siano in grado di riportare la scuola al ruolo di agenzie educante e formativa che da sempre ha assunto e che dovrà continuare ad assumere anche come motore di sviluppo e di cambiamento”, conclude la vice presidente Princi.

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