Agricoltori, la protesta a Reggio Calabria: presidi sulla Jonio-Tirreno e sulla SS106 | FOTO

Protesta degli agricoltori in provincia di Reggio Calabria: diversi cortei sulla Jonio-Tirreno e sulla SS106

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StrettoWeb

Proseguono ininterrottamente ormai da settimane le proteste degli agricoltori che lamentano le politiche dell’Unione Europea che stanno penalizzando il settore agricolo. Sono diversi i cortei in provincia di Reggio Calabria, un primo corteo è in movimento dallo svincolo di Polistena a Rosarno sulla Jonio-Tirreno e un secondo corteo è invece partito dallo svincolo di Polistena per Ardore proseguendo per un tratto sulla Jonio-Tirreno fino a Grotteria e successivamente gli agricoltori si sposteranno sulla SS106. Forti rallentamenti alla circolazione e Polizia Stradale sul posto che sta monitorando la situazione evitando che si possano creare disagi alla viabilità.

Protesta trattori, inscenato ‘funerale’ del comparto agricoltura

Un migliaio di persone, tra le quali molti studenti delle scuole cittadine, hanno partecipato stamani ad una manifestazione indetta dagli agricoltori davanti al cimitero di Polistena. Un’iniziativa, indetta simbolicamente per “la tumulazione” del comparto agricolo, alla quale ha partecipato decina circa di sindaci della Piana. I manifestanti, sono giunti nei pressi dell’entrata del cimitero con una bara riempita con prodotti agricoli e un manifestato funebre. Ai ragazzi sono stati regalati arance e mandarini, simbolo della Piana di Rosarno. Numerosi gli interventi dei primi cittadini e di qualche associazione del territorio. Tutti si sono detti solidali con le battaglie che gli agricoltori stanno conducendo in mezza Europa contro le politiche della Comunità Europea. Davanti a quasi 100 trattori i manifestanti hanno annunciato che continueranno la protesta. Per domani mattina è previsto l’arrivo alla rotonda di Rosarno che è diventata la base logistica del movimento dei trattori; è previsto l’arrivo del Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto.

Protesta trattori a Cagliari: “pronti a marciare su Roma”

Già domani una delegazione di agricoltori e pastori sardi si ritroveranno a Roma per organizzare la grande manifestazione nazionale in programma nei prossimi giorni nella Capitale. Lo annuncia Roberto Congia, uno dei portavoce della protesta nell’Isola, che va avanti con una ventina di trattori davanti al varco dogana del porto di Cagliari. Un centinaio di persone che a turno restano in presidio per dare voce alla mobilitazione nazionale ed europea per salvare il mondo delle campagne stretto tra aumenti dei costi delle materie prime e carburanti e regolamenti che rischiano di rendere improduttive le aziende agropastorali. Come negli scorsi giorni è prevista una piccola marcia in città, probabilmente oggi verso Piazza Yenne, per cercare di coinvolgere la cittadinanza in questa lotta che nel capoluogo sardo è arrivata all’ottavo giorno e prosegue ad oltranza.

Protesta trattori: gli agricoltori piemontesi andranno a Sanremo

Andranno al Festival di Sanremo gli agricoltori del comitati che da ieri sono in presidio a Rivoli, nel Torinese, in un terreno accanto all’interporto Sito e alla tangenziale. Sono circa trecento agricoltori e allevatori, provenienti anche da altre province, soprattutto dal Cuneese. La decisione è arrivata ieri sera, a quanto si apprende. “Siamo d’accordo tutti quanti – assicurano dal presidio – saremo al Festival e ci stiamo organizzando per raggiungere Sanremo“. Gli agricoltori piemontesi si uniranno quindi ai colleghi del Nord Italia, che porteranno le ragioni della loro protesta sul palco dell’Ariston.

Leader protesta trattori: “sui pesticidi passo importante”

“È un punto di apertura importante, è la prima proposta parzialmente positiva che sentiamo nell’ultimo periodo. Non condividiamo, però, l’idea di dare più soldi a chi lascia i terreni incolti”. A dirlo Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi Cra, in merito alla proposta di Ursula von der Leyen di ritirare il regolamento sui pesticidi. “È un primo punto a favore delle nostre proposte, siamo sulla strada giusta – prosegue – Ma la nostra protesta va avanti. Noi vogliamo i fatti. Chiediamo l’annullamento di tutti i patti bilaterali con Paesi extra Ue che ci stanno uccidendo“.

I trattori bloccano l’ingresso dell’Eurocamera a Strasburgo

La protesta degli agricoltori arriva a Strasburgo. Circa un centinaio di trattori hanno bloccato l’ingresso dell’Eurocamera mentre in aula era in corso il dibattito sulle conclusioni dell’ultimo vertice Ue alla presenza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. La polizia è intervenuta alzando delle barriere mobili per contenere la protesta. Alcune centinaia di manifestanti sono ora radunate di fronte all’ingesso principale, bloccando la circolazione di auto e mezzi pubblici.

Protesta trattori, tre giorni di manifestazioni ad Aosta

Al mattino un corteo di auto e mezzi agricoli per la città, al pomeriggio un corteo a piedi nel centro storico che si concluderà sotto Palazzo regionale, dove si riunisce l’Assemblea valdostana: sono le manifestazioni previste ad Aosta in occasione della mobilitazione nazionale di agricoltori, allevatori e cittadini contro le politiche comunitarie, che è in programma dal 7 al 9 febbraio. Il luogo di ritrovo sarà dalle 9.30 nei pressi della torre piezometrica, in via Lavoratori Vittime del Col du Mont.

“Perché manifestiamo? Da diverse settimane, in tutta Europa, agricoltori ed allevatori – si legge in una nota – si stanno mobilitando contro le disastrose e criminali direttive dell’Unione Europea che mirano a colpire e a distruggere la nostra economia. Succede che l’Europa sta mettendo le mani sulla nostra terra. Le direttive europee prevedono l’esproprio dei terreni agricoli come ad esempio, le risaie in Piemonte oppure i terreni dell’Emilia Romagna, in Puglia, in Sicilia e in Calabria, per trasformarli in distese di fotovoltaico oppure in cambio della non produttività, offrono contributi”.

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