Sicilia, Schifani verso incarico di commissario straordinario ai rifiuti

Sicilia, Schifani verso incarico di commissario straordinario ai rifiuti. Lo prevede emendamento di maggioranza al Dl Energia

StrettoWeb

Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, potrebbe diventare commissario straordinario per i rifiuti in Sicilia, con l’incarico di realizzare dei termovalorizzatori. Lo prevede un emendamento al Decreto legge Energia che è stato presentato in Commissione Ambiente della Camera dal deputato di Forza Italia Francesco Battistoni e da altri, e che sarà votato in giornata. Lo apprende l’ANSA da fonti parlamentari.

Lombardo: “fallimento di Schifani”

“La imminente nomina di Schifani quale Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti in Sicilia, con il compito di implementare la costruzione di termovalorizzatori, rappresenta una chiara ammissione di fallimento della gestione Musumeci, che l’ha preceduto, e del governo Schifani che è la continuità di Musumeci stesso”. Lo afferma il deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo commentando la notizia della possibile nomina di Schifani quale commissario.

“L’incapacità di gestire in modo efficace il ciclo dei rifiuti da parte del Governo dimostra una mancanza di visione strategica e di azioni concrete. È vero- afferma Lombardo- che il ciclo dei rifiuti si deve chiudere dentro gli ambiti regionali ma è pur vero che prima di inviare i rifiuti indifferenziati in un impianto di termovalorizzazione deve esserci alla base la raccolta differenziata. Non si può lasciare ancora 1/5 della popolazione della regione, a tanto ammonta la popolazione di Catania e Palermo, con un livello di raccolta differenziata lontanissimo dalle percentuali imposte dalla normativa vigente. Fino a quando una città come Palermo con oltre 600 mila abitanti resterà ferma al 15% di raccolta differenziata ogni programmazione per la realizzazione di termovalorizzatori risulterà inutile. La corretta gestione dei rifiuti non può prescindere dalla promozione della raccolta differenziata“.

La Sicilia, con il suo preoccupante 51% di raccolta differenziata, distante dall’obiettivo del 65% stabilito nel 2012, come evidenziato nell’ultimo report sull’ISPRA del 2023 sui rifiuti urbani, dovrebbe richiedere azioni drastiche piuttosto che assegnare poteri speciali a chi è, in parte, responsabile di questa situazione di emergenza. Nei giorni scorsi avevamo acceso i riflettori sulla situazione di Palermo e Catania chiedendo l’audizione parlamentare in IV Commissione per affrontare questa problematica di estrema urgenza dell’ Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, on. Roberto Di Mauro; del sindaco di Catania, avv. Enrico Trantino; del Presidente della Società per la Regolamentazione del Servizio di Gestione Rifiuti (S.R.R.) “Catania Area Metropolitana”, dott. Francesco Laudani, del Sindaco di Palermo, dott. Roberto Lagalla, e del Presidente della S.R.R. “Palermo”, Natale Tubiolo. Ringrazio a tal proposito il presidente della commissione on. Carta per aver accolto la nostra richiesta e aver convocato l’audizione per domani mercoledì 24 gennaio. A questo punto auspichiamo che le parti interessate si presentino per dare risposte concrete e dirci una volta per tutte come intendono affrontare e superare questa emergenza che oggi rappresenta un danno d’immagine per l’intera Sicilia”, conclude Lombardo.

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