Messina, le nomine nella sanità: ecco i manager di Asp, Policlinco, Bonino Pulejo e Papardo

Nomine nella Sanità: all'Asp di Messina arriva Cuccì, Santonocito al Policlinico, Lanza al Bonino Pulejo, Di Blasi al Papardo

StrettoWeb

Al netto delle difficoltà della maggioranza, il governo Schifani, nel corso della seduta di giunta di questa sera, ha designato, su proposta dell’assessore Giovanna Volo, i nuovi manager della sanità siciliana. Nell’Asp di Messina sarà nominato Giuseppe Cuccì, mentre al Piemonte-Bonino Pulejo arriverà Maurizio Lanza. Al Papardo ci sarà Catena Di Blasi, mentre al policlinico Policlinico arriva  Giorgio Giulio Santonocito. Un messinese, Ferdinando Croce va all’Asp di Trapani.

Schifani: “altro impegno rispettato”

“Abbiamo definito i nuovi assetti della sanità in Sicilia – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – nei tempi che avevamo stabilito. È un altro impegno rispettato, così come quello relativo alle selezioni per il ruolo di direttori sanitari e amministrativi che dovranno affiancare i nuovi manager. La giunta ha scelto figure qualificate sul piano della professionalità per la guida delle aziende e degli ospedali. I neo manager dovranno gestire la delicata fase che il sistema sanitario regionale si accinge a vivere, in attuazione delle linee che il governo intende imprimere per rendere il settore più moderno, efficiente, sostenibile economicamente e, soprattutto, sempre più attento ai cittadini. Una sanità che curi, ma soprattutto si prenda cura dei pazienti. Stiamo portando avanti un importante lavoro per il completamento di strutture ospedaliere attese ormai da anni, per l’abbattimento delle liste d’attesa e per la razionalizzazione della rete sanitaria, affrontando anche le questioni legate al personale medico e ausiliario. Un’opera che richiede lo sforzo sinergico del governo e dei manager per garantire ai siciliani, al pari dei cittadini di altre regioni, una sanità di alta qualità e che consenta loro di curarsi nel migliore dei modi nella loro terra“, conclude Schifani.

Condividi