Sant’Agata, niente proroga per la Fenice ma Falcomatà strizza l’occhio a Ballarino

Reggina, oggi scadeva la concessione demaniale provvisoria del Centro Sportivo Sant'Agata alla Fenice Amaranto: non sarà rinnovata. Trovato un escamotage fino a mercoledì, poi dipende tutto da Falcomatà

StrettoWeb

Niente proroga alla concessione demaniale per l’utilizzo provvisorio del Centro Sportivo Sant’Agata da parte della Città Metropolitana alla Fenice Amaranto: nel pomeriggio di oggi s’è svolto l’atteso sopralluogo dei funzionari dell’Ente che hanno compilato un verbale sancendo come, in termini di legge, non sia più possibile prorogare una concessione demaniale già assegnata due volte in via provvisoria, per giunta dopo la pubblicazione di una manifestazione d’interesse a cui non è ancora seguita la pubblicazione del bando.

I tecnici della Città Metropolitana, in ogni caso, hanno trovato una formula di opportunità per fare in modo che la Fenice possa rimanere al Sant’Agata fino a mercoledì, quindi altri due giorni, per potersi preparare senza stravolgimenti all’ultima partita dell’anno e del girone d’andata in programma proprio mercoledì pomeriggio al Granillo contro l’Igea Virtus. Poi ci sarà la pausa natalizia e si vedrà. Di certo nessuno ha voluto fare questioni per poco più di 24 ore: formalmente la società ha chiesto un po’ di tempo per completare lo sgombero, e così di riffa o di raffa riuscirà a rimanere al Centro Sportivo fino all’ultimo impegno sportivo del 2023.

La stagione calcistica, però, riprenderà presto: già il 7 gennaio con la prima partita del girone di ritorno. La Lega Nazionale Dilettanti riformulerà il calendario: niente più squadre che dovranno riposare dopo l’esclusione del Lamezia Terme. I club in campo saranno 18 anche nel girone I, quindi si giocheranno 9 partite ogni domenica e il calendario verrà completamente stravolto. E non si sa ancora neanche contro chi e dove (in casa o in trasferta) la Fenice giocherà il 7 gennaio appunto. Di certo il problema del Centro Sportivo si dovrà risolvere prima: subito dopo Capodanno la squadra dovrà riprendere gli allenamenti. La settimana chiave, quindi, sarà quella di Natale ed è tutto nelle mani di Falcomatà: dovrà essere lui a decidere cosa fare.

Il Sindaco, dopo il suo rientro a fine Ottobre, ha tenuto per sé la delega allo sport che prima era del consigliere metropolitano Gianni Latella, uscito dal consiglio della Città Metropolitana per il rientro dei sospesi. Il bando per la concessione del Centro Sportivo Sant’Agata è sulla scrivania del Sindaco sin dal primo giorno del suo ritorno, anzi: è arrivato lì una settimana prima, quando c’era ancora Versace che però non se l’è sentita di pubblicarlo nell’imminenza del rientro di Falcomatà. Che infatti poi ha stoppato tutto e cambiato idea. Forse – dicono i più ingenui – travolto da impegni più importanti, o forse – secondo i più maligni – per fare un favore a Ballarino e trovare una soluzione di comodo per la Fenice.

Il bando precedente, infatti prevedeva la concessione demaniale dell’area sul modello della precedente alla Reggina nel 2021: i gruppi interessati erano numerosi, oltre quello che aveva partecipato alla manifestazione d’interesse, ed intendevano utilizzare in modo imprenditoriale tutta la struttura, rendendola virtuosa ed efficiente. La Fenice, invece, non aveva partecipato alla manifestazione d’interesse e non ha mai avuto alcuna intenzione di sobbarcarsi l’onere della gestione del Centro Sportivo nella sua totalità.

Falcomatà dapprima ha tentato la pista della gestione diretta prima di arrendersi all’evidenza normativa e giuridica che glielo impediva, e adesso ritiene di avere fondamento legale per il passaggio ad un altro Settore. Il bando, quindi, non si farà più per una concessione demaniale, ma per la gestione di un impianto sportivo. Un cambiamento non di poco conto, che determinerà un passaggio di Settore all’interno della Città Metropolitana e soprattutto modificherà i termini dell’utilizzo del Centro Sportivo: non sarà più una concessione, ma potrà configurarsi la formula dell’affitto. Una scelta inedita che non ha precedenti nella storia dell’utilizzo del Centro Sportivo Sant’Agata.

Modi e tempi sono ancora tutti da vedere e dipenderà ovviamente dal bando. Certamente appare curioso che a beneficiare di tutto questo possa essere proprio la Fenice di Ballarino, che in conferenza stampa poche settimane fa sparlava con forte disprezzo del Sant’Agata utilizzando termini pesantissimi nei confronti del Centro Sportivo raccontato alla stampa e alla città come un peso enorme nella gestione aziendale anziché una risorsa da valorizzare. Eppure in quella struttura la Reggina ha sempre visto il germoglio della propria grandezza, e oggi ci sono tante altre realtà che sono pronte a considerarsi onorate di avere la gestione del Sant’Agata e valorizzarlo come merita per consentirgli di crescere. La politica cosa farà? Se a scegliere la Fenice di Ballarino in modo più che controverso per la Reggina scartando rivali molto più forti economicamente e sportivamente era stato Brunetti, stavolta Falcomatà non si può nascondere: il destino del Centro Sportivo fiore all’occhiello del calcio nell’Italia del Sud è tutto nelle sue mani.

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