Natale a Reggio Calabria: scambi culturali per l’Associazione Culturale “Le Muse”

Per l'Immacolata importante scambio culturale con il Museo del Presepe logos di Vibonati ed il Museo Carlo Levi di Buccino in provincia di Salerno

StrettoWeb

L’Associazione Culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua le sue attività attinenti al Natale con due importantissimi momenti di questa nuova programmazione 2023/2024. “In occasione del ponte dell’Immacolata, così come tradizione da 24 anni, i soci ed il direttivo sono i protagonisti di importanti scambi culturali con associazioni, amministrazioni, club service e realtà museali all’insegna della riscoperta di patrimoni artistico-culturali a volte poco conosciuti o inediti” dichiara il Presidente Muse Giuseppe Livoti.

Per questo fine settimana, esattamente venerdì 8 dicembre alle ore 11, dunque, Muse in trasferta, ed esattamente in provincia di Salerno. “Non potevamo non confrontarci ancora una volta con il mondo del presepe per questo nuovo importante scambio culturale con il Museo Logo di Vibonati“. Il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti ricorda come “il “Museo Logos”, situato presso il Convento di San Francesco di Paola a Vibonati (SA), apre le porte al pubblico il giorno 17/12/2022 per volontà del suo fondatore, l’imprenditore e produttore cinematografico dell’Auris Film, Carmine Cardinale. Il “Museo Logos” accoglie al suo interno una mostra di migliaia di statue semoventi che raccontano 2500 anni di storia, con le tappe più significative della vita di Gesù suddivise in 27 stanze”.

Il Museo si presenta come il più grande al mondo per numero di statue presenti al suo interno, già vincitore della prima fase del Guinness World Record, in attesa dell’ufficialità del titolo mondiale. Ideato come un percorso ciclico che parte dall’antica Roma, 500 anni prima della nascita di Gesù Cristo per poi spostarsi a Gerusalemme, il “Museo Logos”, oltre alle scene tipiche del presepe tradizionale, come ad esempio l’avvenimento della natività, racconta attraverso statue uniche nel suo genere e suggestivi elementi scenografici, i seguenti momenti della vita di Gesù: Gesù bambino che impara il mestiere del falegname presso la bottega del padre Giuseppe, il periodo di evangelizzazione con la resurrezione di Lazzaro, il battesimo di Gesù nel fiume Giordano, Gesù tentato da Satana nel deserto, Gesù che predica sul Monte degli Ulivi, l’incontro con la samaritana, la rappresentazione leonardiana dell’Ultima Cena, il bacio di Giuda, l’arresto di Gesù sotto Ponzio Pilato, la via Crucis, il Sacro Sepolcro e l’ascensione di Gesù, la Pentecoste e, infine, la riproduzione della Basilica di San Pietro con una statua che rappresenta Papa Francesco. Dunque un percorso immersivo che coinvolge i visitatori in un’esperienza unica.

Livoti evidenzia che “ci sarà anche un secondo momento ed esattamente sabato 9 dicembre alle ore 10, nello splendido scenario di Palazzo Forcella nel centro storico di Buccino, nel Museo dedicato a Carlo Levi figura narrata e studiata in questa realtà culturale, attraverso le più recenti forme digital story telling, i modi e i tempi con i quali si è affermata la “Questione Meridionale”. Dal dopoguerra ad oggi Carlo Levi è sempre stato un nome noto al “grande pubblico”, per il suo celebre libro Cristo si è fermato a Eboli. Il racconto del confino lucano del 1935-36, scritto a Firenze nella clandestinità del 1943-44 e pubblicato da Einaudi all’indomani della Liberazione, deve com’è noto lo straordinario successo di quegli anni- al centro dell’attenzione in Italia e una trentina d traduzioni nel mondo- alle sue intrinseche qualità letterarie, e naturalmente alla congiuntura del dopoguerra in cui venne elaborata e divulgata quella rappresentazione arcaizzante e radicalmente antistatalista del Mezzogiorno interno, nel mix originalissimo di messaggio culturale e di denuncia politica”.

“Ma la sua attenzione per i temi del mezzogiorno è presente anche in altre attività proprie della sua poliedrica personalità, a partire dalla pittura. Grazie alla collaborazione con Fondazione Carlo Levi di Roma, il Museo espone oltre 50 opere da lui realizzate che affrontano temi come quelli della cultura materiale, dei volti, dei miti, dei paesaggi, il tutto con il supporto delle ultime tecnologie applicate ai beni culturali. Vedremo continua Livoti, l’attività e l’allestimento del museo e della biblioteca ad esso collegata che affronta i temi della Questione Meridionale intesa come rappresentazione costruita, sia tramite le auto-rappresentazioni (e auto-percezioni) che i luoghi comuni importati. Infatti essa non può essere considerata la somma dei vari problemi “reali” che esistono e sono esistiti al Sud ma un discorso, una rappresentazione, una costruzione dell’immaginario”.

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