La (nuova) Reggina e Nunzio Tripodi che doveva pagarsi il lavoro, Ripepi: “Brunetti, ma non dovevi vigilare? Dove sei? Che fai?”

Il consigliere Massimo Ripepi torna a parlare di Reggina e lo fa parlando del caso del giocatore del Bocale, al quale è stato chiesto di trovarsi uno sponsor

Continuo a parlare della Reggina perché non è un problema solo dei tifosi ma di tutta la città“. Esordisce così Massimo Ripepi, in una diretta Facebook appena terminata. Il consigliere di minoranza è anche presidente della Commissione Controllo e Garanzia. “La Reggina pare che abbia l’allenatore, ma non sappiamo ancora se abbiamo i giocatori – chiosa Ripepi tra il serio e il faceto -. Questione del giocatore del Bocale: Brunetti aveva detto che avrebbe vigilato ma non vigila niente! Dobbiamo vigilare noi cittadini“.

Il riferimento è alla questione di Nunzio Tripodi, che la Fenice Amaranto nega di aver contattato. Falso. E le prove le ha fornite il calciatore insieme alla sua società. “Il Bocale ha dimostrato onestà – racconta Ripepi -. Il calciatore è stato chiamato con un numero segreto e gli hanno detto di trovarsi lo sponsor. Vi rendete conto a che punto siamo?“, esclama il consigliere. E come non dargli ragione? E’ come se a Tripodi fosse stato chiesto di pagarsi il lavoro. Illegalità allo stato puro. E Brunetti intanto dov’era? E adesso cosa sta facendo per porre rimedio a questa situazione?

Il sindaco f.f., qualche giorno fa, aveva assicurato che avrebbe vigilato lui sull’operato della Fenice. Ma a quanto pare è un vigile distratto. “Dobbiamo vigilare noi su Brunetti, Falcomatà e company – annuncia Massimo Ripepi – perché ora o la Cassazione rigetta o Falcomatà torna. La casta è così! E noi dobbiamo essere contro questa casta, contro chi governa male. Dobbiamo vigilare per questa società con grande attenzione. Dobbiamo vigilare su Brunetti“.

E intanto, la settimana prossima in Commissione Controllo e Garanzia si cercherà di fare chiarezza. “Ho parlato con Brunetti e ho chiesto per domani mattina la copia delle offerte delle tre società – annuncia il consigliere –, chiederemo, carte alla mano, le motivazioni con i dati. Ho chiesto anche il verbale della commissione”. “Io se fossi stato il sindaco avrei valutato le persone prima delle carte“, spiega semplicemente Ripepi, riassumendo con poche parole tutto ciò che su StrettoWeb, da giorni, stiamo scrivendo.