Messina: presentata la rassegna “Nel blu dipinto di blu” | VIDEO

Per aiutare coloro che presentano un handicap, non occorrono interventi speciali basta adeguarsi e mettere in atto strategie che possono andare bene per tutti

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Presentata la rassegna "Nel blu dipinto di blu", le parole di Angela Rizzo
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I tratti distintivi delle persone sono un valore che ci rende tutti speciali e particolari; la diversità spesso è un fattore arricchente che rende la nostra società più civile. Per aiutare coloro che presentano un handicap, non occorrono interventi speciali basta adeguarsi e mettere in atto strategie che possono andare bene per tutti. Il cinema ha la grande capacità di essere universale, di parlare all’intero pianeta grazie anche alla forza delle immagini. Il cinema racconta, comunica, emoziona, sorprende, crea rete tra diversi soggetti, tiene più unite le famiglie, abbatte le barriere. E proprio attingendo a questi principi, è stata presentata la rassegna “Nel blu dipinto di blu, vieni al cinema anche tu” la cui organizzatrice Loredana Polizzi ha voluto “guardare ad una realtà dell’autismo senza spettacolarizzarne il fenomeno ma cercando di integrarlo in un contesto culturale qual è il cinema”. Atmosfera ovattata, suoni smorzati, ambiente accogliente, condivisione del cibo, partecipazione attiva che consentirà alle persone affette da spettro autistico, di vivere momenti coinvolgenti partecipando alle proiezioni cinematografiche. Il progetto che prende il via a Messina, ha detto la Polizzi, “è il primo “esperimento” in Italia e potrà rappresentare un elemento di studio per tutti i professionisti che si occupano, dal punto di vista scientifico, dello spettro autistico”.

Oltre al Sindaco di Messina Federico Basile, all’onorevole Calogero Leanza, al Direttore Generale dell’Asp Bernardo Alagna, al Presidente della Fondazione Bonino Pulejo Lino Morgante, al Commissario Straordinario del Centro Neurolesi-IRCCS Messina Vincenzo Barone, alla Responsabile Regionale Servizi Sociali di Cittadinanza Attiva Angela Rizzo e al Presidente dell’Associazione Bambini Speciali Marco Bonanno, le tre neuropsichiatre infantili di Messina Gabriella Di Rosa del Policlinico Universitario, Santina Patanè dell’Asp e Liliana Ruta del CNR. Gabriella Di Rosa ha parlato di “progetto inclusivo, un nuovo modo di concepire lo svago, il divertimento in maniera “normale”; dare la possibilità di far partecipare appieno bimbi che hanno una modalità diversa di percepire gli stimoli ambientali”. Ricreare un ambiente idoneo, ha detto la Di Rosa, “è una grande innovazione che divertirà anche i bimbi “normodotati”. Mettere insieme le tre neuropsichiatre operanti a Messina, ha affermato la Di Rosa, “rappresenta un segno per la città di manifestare a gran voce l’esigenza di lavorare in team, in squadra con progettualità complesse e complementari ma comuni per finalità”. Santina Patanè ha dichiarato che “basta poco, che non occore pensare che la vita contiene solo gli aspetti sanitari, sociali o della ricerca: la vita è tutto! L’autismo- ha proseguito la Patanè– “pervade tutte le ore della vita dei bambini e delle loro famiglie”. L’impegno delle tre neuropsichiatre è quello di costruire rete ed inclusione. Questo progetto, prosegue la Patanè, “è una iniziativa fantastica che lancia un messaggio di una svolta culturale nei processi sanitari e nei processi di integrazione socio sanitaria, quello dell’inclusione e soprattutto, fa capire che i disturbi dello spetto autistico non riguardano solo sanità. I bambini devono avere tutte le opportunità anche quella di vedere un film in ambiente adatto, di vivere nella società”. È la società che deve cambiare, conclude la Patanè, “deve imparare ad essere inclusiva”. Liliana Ruta ha detto che “la ricerca aiuta a far comprendere meglio la neuro diversità; oggi si parla di neurodiveregenza e di neurodiversità nell’esprimere modalità diverse con cui il cervello si approccia a tutti gli ambiti della vita, del mondo, della socialità”.

Presso l’Istituto Marino che ospita il CNR ha detto la Ruta, “ci sono diversi filoni di ricerca che coinvolgono i bimbi dai primissimi anni di vita per comprendere questa eterogeneità in neurodiversità e le traiettorie evolutive longitudinali da un punto di vista comportamentale ma anche neurobiologico”. In tutti i percorsi della loro vita, ha proseguito la Ruta, “del loro sviluppo, riuscire a dare delle informazioni in più che poi possono essere traslate in ambito sanitario, medico, e sociale è importantissimo”. Deve essere la cittadinanza e la comunità ad accogliere ed integrarsi con le neurodiversità. Questo è un messaggio culturale di grande cambiamento che Messina sta finalmente vivendo.

Angela Rizzo di Cittadinanza Attiva “ha mostrato grande emozione nel vedere che il progetto “nel blu dipinto di blu, vieni al cinema anche tu – proiezioni autism friendly screening” sarà attuato grazie al coinvolgimento dell’iniziativa privata ma che, soprattutto, avrà assoluti protagonisti bambini con autismo”. La Rizzo ha parlato del fatto che “Cittadinanaza Attiva ha sempre lavorato per rendere la città fruibile non solo alle persone con difficoltà, ma anche agli anziani alle donne in stato di gravidanza”. Il lavoro è l’obiettivo primario per sentirsi parte attiva della società e, ricorda la Rizzo, “nel mese di aprile, cinque giovani ragazzi autistici hanno iniziato a lavorare nel campo sportivo di Bisconte, grazie ad un progetto condiviso tra una società sportiva e il policlinico universitario”. La società, deve dare la possibilità ai ragazzi con handicap, conclude la Rizzo, “di decidere del loro futuro, di capire qual è la strada migliore da intraprendere e quindi, di essere assoluti protagonisti della loro vita”.

Lino Morgante Presidente della Fondazione Bonino Pulejo “ha sottolineato l’impegno sempre profuso verso progetti che prevedono una inclusione soprattutto, di persone che si trovano costrette a vivere in una condizione di disagio per cause non dipendenti dalla loro volontà”. Morgante, “rimprovera il fatto che non è stata ancora posta, all’attenzione del nondo politico lesgilastivo, l’esigenza di intervenire nel terzo settore, quello che notoriamente opera per finalità sociali, soprattutto in ambito fiscale”. Morgante evidenziava il fatto che “la fondazione paga le tasse anche sulle borse di studio che, considerata la finalità, dovrebbero rimanre escluse da ogni tipo di onere”. Federico Basile, ha ribadito “il coinvolgimento del Comune verso ogni iniziativa che punti a rendere meno condizioante l’integrazione delle persone con difficoltà”.

In collegamento video Lidia Dimasi Presidente di ANPIT Sicilia (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario) che ha confermato l’apporto concreto di ANPIT in tutti i progetti che hanno al centro l’inserimento e l’inclusione.

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