Strage migranti, il bel gesto degli avvocati verso le famiglie delle vittime

Un pool di avvocati assisterà gratis le famiglie delle vittime del naufragio di migranti di Cutro nei procedimenti penali

StrettoWeb

Un pool di avvocati ha deciso di assistere, in maniera totalmente gratuita, i familiari dei migranti morti nel naufragio di “Steccato” di Cutro, avvenuto domenica scorsa. I legali saranno a disposizione nei procedimenti penali che scaturiranno dalle indagini della Procura della Repubblica di Crotone. Analoga assistenza sarà garantita anche ai sopravvissuti del naufragio.

Il pool è composto dagli avvocati: Luigi Li Gotti, ex sottosegretario alla Giustizia; Mitja Gialuz, ordinario di Diritto processuale penale, e Vincenzo Cardone e Francesco Verri, cassazionisti esperti di Diritto penale internazionale.

Siamo stati incaricati da numerosi familiari delle vittime del naufragio – affermano in una nota i quattro penalisti – di rappresentarli nei due procedimenti penali iscritti dalla Procura della Repubblica di Crotone. Il primo ha già condotto all’arresto di alcuni presunti scafisti che rispondono dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo quale conseguenza della violazione dolosa delle leggi sull’immigrazione. Il secondo procedimento mira a raccogliere gli elementi per valutare se ci sono responsabilità per il mancato soccorso in mare. In entrambe le indagini forniremo il nostro attivo contributo, anche per mezzo di ricerche e investigazioni difensive, per accertare i fatti e perseguire eventuali responsabilità. Siamo a nostra volta molto disponibili, come certamente lo è la Procura della Repubblica, a ricevere segnalazioni e indicazioni da parte di chiunque ne sia in possesso. Abbiamo fiducia, a ragion veduta, nelle attività della Procura della Repubblica di Crotone, che potrà contare in ogni momento sul nostro ausilio secondo quanto prevedono regole e procedure“.

L’assistenza legale ai sopravvissuti ed alle famiglie delle vittime – dicono ancora i quattro avvocati – è il nostro modo di sostenere anche moralmente le centinaia di persone che hanno perso i loro familiari. Collaboreremo, inoltre, con i difensori delle altre persone offese, degli enti e degli organismi che decideranno di assumere un ruolo attivo nei procedimenti“.

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