Reggio Calabria, bufera sul Comune per gazebo e dehors: “quest’amministrazione non ha alcuna credibilità per parlare di legalità”

Reggio Calabria, la nota di Ancora Italia Sovrana e Popolare sulla situazione di gazebo e dehors sul Corso Garibaldi

StrettoWeb

Reggio Calabria appare la cittá dove le cose semplici amano complicarle, amministrata da personaggi “nzurruni” che agiscono senza criterio e con molta approssimazione, perdendo di vista l´interesse primario dei cittadini e quello che dovrebbe essere il loro mandato di servizio di buona amministrazione nell´interesse comune, alcuni esempi: dehor via marina, zone ztl estate 2022, Miramare, Castello Aragonese, Ponte Calopinace, scavi piazza Garibaldi, Piazza De Nava, erogazione acqua, raccolta rifiuti, ecc“.  Lo afferma in una nota il Coordinatore Regionale Giuseppe Modafferi di Ancora Italia Sovrana e Popolare.

“In questo contesto, la solerte assessore Angela Martino, folgorata sulla via Garibaldi,  ha deciso di agire per rispristinare, a suo dire, “ordine e decoro urbano”. Ammirevole l´intenzione, sorprende che pensi di realizzare la sua missione iniziando col penalizzare pesantemente decine di imprenditori che giá vengono fuori da tre anni di forti pressioni e pesanti sacrifici.  Potrebbe iniziare a chiedere ordine giá all’interno del Palazzo che la ospita, che non brilla certo per ordine e legalitá negli ultimi anni, a seguire ci sarebbero altri ambiti a cui ridare un certo decoro:  arlecchinesca pavimentazione Corso Garibaldi, ripristino di alcuni edifici degni delle migliore favele sudamericane,  abbiamo l´ex cinema Orchidea, i Giardini Pubblici Umberto I, il Lido comunale, il ponte Calopinace, per mantenerci in centro cittá, poi abbiamo l´ex fiera Campionaria di Pentimele, la collina di Pentimele, il lungomare di Gallico, quello di Catona, Arghillá, Rione Marconi e potremmo continuare”.

“Che una regolamentazione sia utile condividiamo tutti, ma emettere una determina di smantellamento è sintomo di miopia, arroganza e scarso amore per la propria cittá e cittadini.  Si sarebbe dovuto usare un maggiore tatto, consentire ai giá tartassati imprenditori di regolarizzare eventuali irregolaritá e consentire loro svolgere la loro attivitá regolarmente, gli imprenditori non sono criminali al difuori delle regole, sono persone che investono, lavorano e mandano avanti l´economia locale, una simile azione è un´ennesimo colpo di mannaia su commercianti esausti e provati da due anni di limitazioni Covid, caro energia, aumento prezzi materia prime, recessione in atto”.

“Purtroppo appare tipico di una cultura di sinistra provare quasi una forma di disprezzo se non addirittura odio per la propria cittadinanza, il politico, muovendosi nell´ambito delle regole, deve costruire le migliori condizioni di benessere per le varie componenti che caratterizzano il popolo dell´ente che è chiamato ad amministrare, questo a Reggio non avviene, assistiamo ad iniziative mirate a fare danni al tessuto imprenditoriale, commerciale ed ai cittadini stessi. Gli amministratori dovrebbero riflettere su questa loro visione sinistra, allargare il modo di pensare e muoversi con minore arroganza e maggior amore per i cittadini che rappresentano. Ricordo un triste episodio esemplificativo, quando il Sindaco sospeso, per giustificare il totale fallimento della raccolta rifiuti porta a porta, scaricó le responsabilitá sui cittadini definendoli “lordazzi”, in un concetto la sintesi di un modo di intendere la Politica, che speriamo cambi presto; Reggio per risollevarsi ha bisogno di essere amministrata da persone che amano la propria cittá e i suoi abitanti, un popolo che sopporta sacrifici ed umiliazioni con dignitá e forza”.

Condividi