Messina, il caso Todaro: eletto al Senato Accademico, aspetta la nomina da oltre due mesi | INTERVISTA

Messina, intervista a Paolo Todaro: il segretario dell’Ateneo per la sigla sindacale FGU Gilda è stato eletto rappresentante del personale tecnico-amministrativo ma la nomina non è ancora arrivata

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Messina, intervista a Paolo Todaro (FGU Gilda UNAMS)
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Una vicenda finita nelle aule dei tribunali e su cui, a distanza di alcuni mesi, ancora non si scorge una soluzione adeguata e condivisa. Andiamo con ordine: Paolo Todaro è il segretario dell’Ateneo per la sigla sindacale FGU Gilda; alla fine del mese di dicembre si sono tenute le elezioni di tre rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e dei lettori e collaboratori esperti linguistici in seno al Senato Accademico, per il triennio 2022/2025. Todaro lamenta il fatto che, per la prima volta per questo tipo di elezione, è stato istituito un seggio unico presso l’Aula Magna dell’Università, a differenza degli anni precedenti dove i seggi erano tre: uno presso la sede dell’Annunziata, uno presso il Policlinico ed uno nella sede centrale dell’Ateneo.

Nonostante questa novità il risultato della votazione ha visto come eletti: Paolo Todaro FGU Gilda con 139 voti, Nunzio Femminò per la Cisl con 129 e Domenico Quartarone indipendente con 112. Il 28 dicembre 2022 Todaro riceve una pec a firma dell’avv. Francesco Bonanno, Direttore Generale – Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Università di Messina, con la quale gli viene comunicato che “la situazione di rappresentare legalmente un’organizzazione sindacale, esercitando direttamente il potere di firma in sede di contrattazione, costituirebbe una condizione di incompatibilità ostativa che non permetterebbe il perseguimento, in Senato Accademico, di un’azione amministrativa imparziale e scevra di condizionamenti, in quanto i principi di imparzialità e buon andamento di cui all’art. 97 della Costituzione debbono essere sempre osservati dalla pubblica amministrazione, la quale è tenuta «al rispetto dei principi costituzionali di legalità, imparzialità e buon andamento cui è estranea ogni logica speculativa» (Corte costituzionale, sentenze n. 146 del 2008 e 82 del 2003)”.

Tutto ciò provoca risentimento nel Todaro il quale non condivide la motivazione riguardante la sua incompatibilità e si rivolge al Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia – Catania, chiedendo l’annullamento, previa “sospensiva”, della nota del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Ateneo. Il TAR accoglie “la richiesta di sospensione degli effetti dell’atto, sino alla definizione del giudizio che interverrà dopo l’udienza di merito del 6 aprile 2023. Paolo Todaro, attraverso i suoi legali, chiede il Decreto di nomina considerata la decisione del TAR”. Ma non tutto procede secondo i desiderata del Todaro; l’Ateneo di Messina ha ritenuto di proporre appello cautelare, con atto notificato l’8 febbraio 2023, innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana avverso la citata ordinanza TARS Catania a tutela dei propri interessi. L’udienza è stata fissata per il 2 marzo 2023, cioè domani. Perciò il Rettore, il 16 febbraio 2023 con D.R n 20621, decide che “il procedimento di nomina del dott. Paolo Todaro è stato del tutto provvisoriamente sospeso fino alla conclusione della fase cautelare del giudizio”. Per concludere questa prima parte della vicenda Todaro – Rettore, l’incompatibilità è stata motivata per salvaguardare l’imparzialità e la trasparenza del più importante organo accademico e di evitare il verificarsi di conflitti di interesse tra l’interesse pubblico dell’Università e gli interessi, certamente legittimi, ma potenzialmente conflittuali, recati dal sindacato e, per esso, dal suo legale rappresentante.

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