Donne, ministro Roccella: “chi ne nega l’identità come Schlein non può difenderle”

Per il ministro Roccella, Elly Schlein "è fautrice della fluidità di genere, che ovviamente non c'entra nulla con l'orientamento sessuale" e danneggia le donne

StrettoWeb

Non può difendere le donne chi nega la loro identità in nome della fluidità di genere“. E’ questa la ferma posizione di Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, ribadita durante un’intervista al quotidiano ‘Libero’. Roccella si riferisce al nuovo leader del Pd, Elly Schlein.

Le parole della Schlein sono l’esatto capovolgimento della realtà. Il governo lavora per migliorare la vita quotidiana delle donne, perché riconosce la loro identità, e quindi le loro esigenze – ha precisato Roccella -. Elly Schlein invece è fautrice della fluidità di genere, che ovviamente non c’entra nulla con l’orientamento sessuale. Se la differenza tra donna e uomo, che è a fondamento della comunità umana, annega nel mare del genere indifferenziato, come si può essere dalla parte delle donne? Il tentativo di fare della neo-segretaria del Pd la paladina della donne, in contrapposizione a Giorgia Meloni, proprio non attacca“.

Nel parlamento europeo, ad esempio, Schlein ha bocciato un emendamento per combattere l’utero in affitto, pratica alla quale evidentemente è favorevole – continua Roccella –. Un anticonformista autentico, come Pier Paolo Pasolini, temeva che la sinistra italiana avrebbe accolto la filosofia dei diritti individuali in un contesto di ‘ideologia edonistica e falsa tolleranza’, escludendo la marginalità e la vera diversità. Vedremo presto se aveva visto giusto“.

Negando la differenza sessuale si finisce per limitare la libertà delle donne. Se infatti non si prevedono strumenti specifici per una donna che voglia essere madre, mettendola nelle condizioni di poter avere i figli che desidera senza per questo chiudersi in casa, il risultato è che la donna dovrà scegliere fra la rinuncia al lavoro e la rinuncia alla maternità – ha proseguito Roccella -. È stato detto che è ingiusto trattare in modo diverso persone uguali, ma lo è anche trattare in modo uguale persone diverse. In una società costruita sull’uomo, dove l’organizzazione del tempo e degli spazi non considera la maternità, alle donne non resta che adeguarsi al modello maschile, e quindi non fare figli, oppure farli e rischiare di dover rinunciare al lavoro e alle aspirazioni“.

Le donne italiane sappiano che hanno pieno sostegno da parte di un governo guidato da una leader politica che è anche mamma, e che conosce bene la fatica di conciliare le due cose – ha sottolineato il ministro -. Questo è il primo governo guidato da una donna, ma perché la leadership di Giorgia Meloni non è improvvisata: è solida, maturata in una militanza appassionata e tenace. Se dovessi sintetizzare il suo metodo in uno slogan, direi che Meloni sa governare da leader e non da follower“.

Se non si prevedono strumenti specifici per una donna che voglia essere madre, sarà costretta a scegliere fra lavoro e maternità Meloni non insegue il consenso immediato, ma si assume la responsabilità di scelte difficili“, conclude Roccella.

Condividi