Caso Latella, Meduri: “Striscia ha dato l’immagine vera di Reggio che nuota nella cloaca”

Il senatore Renato Meduri risponde ai reggini che si indignano perché il video di Latella è finito su Striscia la Notizia: "Reggio contiene la sua stessa cac.. senza la voglia e le forza di ribellarsi"

StrettoWeb

Non accennano a diminuire le polemiche sul caso del consigliere reggino Giovanni Latella, che nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale ha tenuto un discorso incomprensibile e sgrammaticato. Ne avevamo parlato due giorni fa e ieri il video è finito su Striscia la Notizia, creando clamore. E vergogna.

Ovviamente, oltre alla giusta indignazione dei cittadini che tutto vorrebbero tranne che essere rappresentati da chi sparge ‘maliviruti‘ come fossero semi, sono arrivati anche i commenti di chi preferirebbe nascondere la testa sotto la sabbia e dice: “perché hanno diffuso il video? I panni sporchi si lavano in famiglia“. Come se i problemi di risolvessero nascondendoli e non affrontandoli.

Sul caso è intervenuto anche il senatore Renato Meduri, con un post pubblicato su Facebook. “Oggi, purtroppo, il Consiglio comunale è immerso nel buio più totale dal punto di vista della rappresentanza politica, umana e culturale. Il consigliere ed ex assessore della Giunta Falcomatà, tale Latella-meglio conosciuto per la sua minaccia verso un giornalista “ti mangiu u cori” – che aveva osato criticare Falcomatà in un pubblico dibattito-è balzato al (dis)onore della cronaca nazionale grazie a “Striscia la Notizia” che ha riportato per intero un suo “aulico e dotto” intervento sul mancato “piano Marsel” che avrebbe dovuto esser preparato per il sud dalla signora Melone e non lo è stato“, scrive lo storico esponente del MSI e di Alleanza Nazionale, già senatore della Repubblica.

In molti hanno giustamente sottolineato la discutibile azione di colui (o coloro) che hanno deciso di mandare a “Striscia” il filmato del goffo e sgrammaticato intervento in un Consiglio disattento e non molto dissimile da lui, esternando il timore che tutta la città potesse essere identificata, per cultura e signorilità e capacità politica al consigliere Latella. In effetti questo rischio esiste, e non è del tutto peregrino, se la città ha eletto un consiglio del quale oggi, la stessa maggioranza degli elettori ne chiede lo scioglimento. Non sono molti, tra i consiglieri di maggioranza e minoranza, ad essere migliori del “cannibale” promesso mangiatore di cuori giornalistici“, prosegue l’onorevole.

“Il livello, moralmente e culturalmente, del Consiglio comunale non tocca cime alpine – scrive ancora Renato Meduri –. Sono scelte venute dal basso, sono rappresentanti di elettori di una città che già fu “bella e gentile” e che oggi è inondata da centinaia di migliaia di buste di spazzatura seminati per tutte le strade di tutta la città. Una città e dei cittadini in totale disarmo morale che hanno scelto, alle ultime elezioni amministrative, di rieleggere pregiudicati e cannibali che avevano dato buone prove della loro incapacità di governare e della assoluta insussistenza sul piano morale e culturale”.

“Sì, diciamo la verità senza nasconderci caro amico Pino Causini, Striscia la Notizia ha dato l’immagine vera della Reggio di oggi che nuota nella cloaca che contiene la sua stessa cac.. senza la voglia e la forza di ribellarsi, accontentandosi dell’infimo livello di vita cui la condannano i rappresentanti elettivi ad ogni livello, primi fra tutti gli inutili e dannosi parlamentari. Diciamo la verità un tempo i rappresentanti elettivi, ad ogni livello e di ogni colore, erano persone i cui stessi nomi davano lustro alla città ed alle assemblee cui erano eletti.

“Vogliamo fare dei nomi da destra a sinistra passando per il centro?
Facciamone alcuni: Michele Barbaro, Nino Tripodi, Enzo Mesefari, Tommaso Rossi, Raffaele Valensise, i due Pino Morabito, Pino Simonetta, Gaetano Cingari, Piero Battaglia, Antonio Dieni, Alberto Panuccio, l’on Priolo, Francesco Nucara, Natino Aloi, Biagio Canale, Giuseppe Canale, Fortunato e Titti Licandro, Peppino Reale, Amedeo Matacena senior, Mommo Tripodi, William D’Alessandro, Oreste Aguglia…solo per nominarne alcuni che hanno dato lustro alla città, che di essa hanno fatto con il loro impegno culturale e politico “Reggio bella e gentile”.

Proprio la satira di “STRISCIA” deve stimolare l’amor proprio dei reggini e deve far loro capire che occorre un forte risveglio del senso di dignità, di appartenenza, di consapevolezza del passato onorevole e a volte glorioso, della capacità e del coraggio di ribellarsi alle iniquità di ogni genere, di tornare alle scelte di qualità abbandonando i comparaggi che da lustri, ormai, appannano l’immagine della città segnandone un declino che rischia, ormai di essere inammissibile. Occorre un impegno massiccio delle Categorie Produttive, degli Ordini professionali, dell’Universita’, delle Associazioni Culturali e di tutti gli uomini di buona volontà perché alle prossime elezioni comunali si scelga e si elegga un sindaco civico, appoggiato da liste pulite e composte da persone colte, capaci, consapevoli del passato e con lo sguardo volto verso il futuro nel difficile ma non impossibile compito di far tornare la città al suo amico splendore.

Questo è il mio auspicio – conclude Meduri -, di me che a questa città ed a tutto il suo “interland” ha dedicato gran parte della sua vita professionale e politica. Non so cosa il destino abbia deciso abbia deciso di concedermi ancora in termini di tempo da vivere, ma certo ciò che mi resta lo spenderò con la speranza di contribuire con il mio impegno ed i miei consigli alla ”Resurrezione” della mia, della nostra città“.

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