Aggressione al carcere di Rossano: detenuto minaccia agente per le chiavi della cella

L'episodio è accaduto questa mattina nella casa di reclusione. Il detenuto ha strattonato la guardia per impossessarsi delle chiavi. Manna, coordinatore nazionale FP CGIL: "bisogna investire sulle strutture penitenziarie adeguando i sistemi di sicurezza"

StrettoWeb

Nuovo episodio di minacce nella Casa di Reclusione di Rossano, nella città di Corigliano-Rossano. Un agente della Polizia Penitenziaria è stato minacciato e strattonato violentemente da un detenuto sottoposto al 14 bis, un regime di sorveglianza preventivo-cautelare per salvaguardare l’ordine e la sicurezza in carcere. L’obiettivo dell’uomo era quello di impossessarsi delle chiavi, per liberarsi ed aprire tutte le celle occupate da altri detenuti. La guardia è riuscita a divincolarsi e ad evitare il peggio, dando subito l’allarme per sedare l’ira dell’uomo e ripristinare la sicurezza all’interno della casa circondariale. Secondo le prime indiscrezioni, l’agente è stato condotto al Pronto Soccorso per i controlli del caso, a causa dell’aggressione subita.

Mirko Manna, Coordinatore Nazionale FP CGIL, ha condannato il gesto esprimendo solidarietà alla guardia: “Solo grazie all’esperienza e al suo sangue freddo, l’agente è riuscito a distrarre il detenuto per il tempo necessario a dare modo altri colleghi di intervenire, scongiurando una possibile rivolta nel carcere. Servono azioni concrete e non proclami di progetti inapplicabili. Bisogna investire sulle strutture penitenziarie adeguando i sistemi di sicurezza, immediato scorrimento delle graduatorie dei concorsi ed un progetto di assunzioni di almeno 5.000 agenti di Polizia Penitenziaria”.

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