Porto Turistico Villa San Giovanni, “Movimento Civico” bacchetta l’Amministrazione: “ritardi ed errori, altro che disguido”

Movimento Civico fa luce sul 'disguido tecnico' in merito alla delibera per la progettazione del porto turistico di Villa San Giovanni

StrettoWeb

Parlare di ‘disguido tecnico’ in merito alla delibera per la progettazione del porto turistico e delle aree circostanti, può andare bene a certa stampa ed a certa politica ma non a chi, come noi, si pone delle domande e legge attentamente i fatti e gli atti: a cominciare dalla convocazione urgente della Giunta, di sabato, per finire ad importanti informazioni che si traggono dal combinato disposto della Delibera e degli atti pubblicati“. È quanto dichiarato in un comunicato stampa da “Movimento Civico“.

Dietro quello che l’Amministrazione chiama ‘disguido’, infatti, emergono ritardi ed errori ‘tecnici’ che il Consiglio dell’Ordine degli Architetti, con il quale l’Ente aveva stipulato apposita convenzione nell’agosto scorso, mette in risalto evidenziandone i ritardi e ‘contestando’ alcuni contenuti del bando, declinando infine la possibilità di pubblicare lo stesso bando, come da convenzione, sulla piattaforma informatica del CNAPPC. – si legge ancora nella nota – Tutto questo senza volere ulteriormente analizzare altri elementi.

Tuttavia comprendiamo, senza giustificare, le ragioni che hanno indotto la Giunta Comunale a tentare di nascondere discrasie, errori e omissioni commessi da qualche funzionario o dirigente nell’iter procedurale che avrebbe dovuto portare al Concorso di Idee ed il rischio di mandare nel nulla il finanziamento del MIMS, ma questo non può significare soprassedere su un fatto gravissimo che determina, oltre ad un danno d’immagine per l’Ente, anche la preclusione ad ottenere più idee progettuali, più scenari, più ipotesi.

C’è poi una questione che attiene al come s’intenda declinare il concetto di democrazia: sul tema dell’attraversamento e dello sviluppo della città, infatti, il programma amministrativo è stato molto lacunoso e non si può imporre una scelta per la città, escludendo proprio la città. – continua “Movimento Civico” – Se la democrazia è partecipazione, deve essere avviato un confronto largo dentro la città, per evitare adottate acriticamente da pochi ed imposte ai tanti ed alle future generazioni, tranne poi affermare che vengono fatte ‘insieme’. Ma a chi?!“.

La questione, poi, ancora aperta e ancora tutta da giocare dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto sull’ipotesi del Documento di Programmazione Strategica di Sistema, pone poi degli ulteriori ed enormi interrogativi, ma anche un vuoto di potere dentro il quale entrano, anche solo fittiziamente, Enti che non hanno alcuna competenza.

Sul fronte dei porti, su quello ferroviario e dell’attraversamento in genere, la Città si gioca la partita per la vita, soprattutto per le generazioni future. E le decisioni non possono essere frutto di provvedimenti affrettati del momento o dettate da un contesto emergenziale: la vera emergenza, per tutti, riguarda il fatto che nell’ultimo decennio la città ha perso quasi mille abitanti ed ogni anno c’è una emigrazione che sta falcidiando i nostri giovani. – conclude “Movimento Civico” – L’Amministrazione Comunale deve farsi carico di questo e se anche su questi temi certamente avesse un’idea chiara, che però non è emersa dal programma amministrativo, deve porsi seriamente una domanda sul modello di democrazia e partecipazione cui intende ispirarsi, perché imporre una scelta di sistema o di più sistemi, senza avere aperto un dialogo ed un confronto, significa adottare un modello dittatoriale che nulla ha a che fare con la partecipazione e la condivisione“.

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